Con il blocco dell’Inter e le idee di Spalletti, l’Italia ha un piede agli ottavi – .

Con il blocco dell’Inter e le idee di Spalletti, l’Italia ha un piede agli ottavi – .
Con il blocco dell’Inter e le idee di Spalletti, l’Italia ha un piede agli ottavi – .

Togliendo inizio e fine, è una Nazionale che ci dà speranza anche se c’è ancora qualche problema da risolvere

Il blocco dell’Inter hanno fatto la differenza, le idee di Spalletti hanno rattoppato qualche buco qua e là. La vittoria contro Albania alla vigilia non era affatto scontato, sembrava utopico con il clamoroso errore commesso da Quello di Marco. Tutto si è sistemato subito, c’è stata la reazione di una squadra autoritaria per un momento. Tolta la testa (gol subito) e la coda (l’occasione di Manaj) è un’Italia da promuovere.

Utilizzare un monoblocco trasferito da una squadra di club porta indubbiamente molti vantaggi. Alcuni meccanismi sono già ampiamente collaudati: Bastoni sa benissimo dove trovare Dimarco, Barella è ormai un veterano sia dell’Inter che della Nazionale quindi la sua presenza è facilmente leggibile da qualsiasi compagno. Nella partita contro l’Albania, tra i giocatori dell’Inter utilizzati, il meno integrato è stato Frattesi ma per due ragioni abbastanza evidenti: nell’Inter, Campioni d’Italia le sue apparizioni sono state limitate e anche la posizione in campo no mai veramente definito, così come ibrido è stato l’impiego di Spalletti, in ruolo d’incursione. Ma attenzione: da uno dei suoi inserimento fatto come dovrebbe è uscito il palo che avrebbe potuto rappresentare il gol del 3-1. Non è un caso che durante la partita Spalletti si sia soffermato molto richiamare l’ex centrocampista del Sassuolo.

C’è l’Inter nello svolgimento della partita, c’è la perfetto inserimento degli Stick sul secondo palo che ha portato al gol dell’1-1. Un movimento visto molte volte anche in maglia nerazzurra. Spesso è successo il contrario, cioè è stato lui a crossare da sinistra per un inserimento a destra, ma questa è l’idea. L’Inter è lì in corsa per il 2-1, perché oltre a conclusione da campione Barella ha anche la caparbietà di Dimarco nel far arrivare la palla al compagno. Anche paradossalmente L’errore iniziale di Dimarco fa parte di questa discussione. La follia commessa, invece di gettarlo a terra irrimediabilmente, ha fatto emergere tutto il suo desiderio di vendetta.

E poi c’è Barella, che alcuni si ostinano a definire un giocatore normale con un contratto sproporzionato alle sue potenzialità. Invece Barella è ovunque, lo sarà anche un po’ una rottura di palle ogni tanto verso i compagni, ma ha dentro di sé una carica che finisce per contagiare anche tutti. Durante il campionato ha segnato poco perché Simone Inzaghi gli ha cucito addosso diverse realizzazioni rispetto al passato, ma il gol del 2-1 dimostra quanto possa essere pericoloso appena gli viene concesso un po’ di spazio per tirare in porta. Piccola nota aggiuntiva a margine: Barella non doveva nemmeno giocare In questa partita si è ripreso solo all’ultimo momento dopo diversi giorni di sofferenza.

Dove il blocco dell’Inter non è arrivato è intervenuto Luciano Spalletti. Dopo io molteplici esperimenti dietro tre, ha deciso di schierare l’Italia con un piano di gioco abbastanza simile al suo Napoli che ha dominato il campionato 2022-23. Lui mette Chiesa a destra dove è tornato decisivo, ha scelto Calafiori in coppia con Bastoni senza curarsene sono entrambi mancini. Ha tirato fuori una squadra capace di giocare un ottimo primo tempo (ad eccezione di quei primi sfortunati ventiquattro secondi), sapeva essere dominante per buona parte del matchha applicato le reaggressioni tanto care al commissario tecnico e ha saputo gestire sempre bene il fraseggio breve.

Analizzati i segnali positivi, il lavoro che deve ancora essere fatto poter giocare contro una Spagna selvaggia. Scamacca è sottoservito, anche perché ben segnalato dal mio amico Djimsiti, in parte perché non è stato visto molto. Sulla fascia destra, Di Lorenzo non è salito molto in alto rispetto al deludente rendimento della stagione appena conclusa. Jorginho regge l’urto a questo ritmo, ma dà l’impressione di farlo poter finire nei guai contro avversari che inseguono palle altissime. Nel frattempo però tre punti sono stati accantonati, l’obiettivo della qualificazione è ampiamente raggiungibile. Per come è iniziata, poteva andare anche peggio.


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