Reggio Calabria, mercoledì 19 giugno il convegno “Mediterraneo, un laboratorio di integrazione” – .


17 giugno 2024 10:36

Parliamo di Mediterraneo e delle opportunità offerte in ambito socio-culturale ed economico-demografico della Calabria, senza trascurare il fenomeno migratorio che è anche una risposta allo spopolamento soprattutto delle aree interne, oltre a favorire l’integrazione tra culture diverse e delle religioni, contribuendo a un processo di pace sempre più invocato dal basso. L’occasione è offerta dall’Associazione degli ex consiglieri regionali della Calabria, che, con la collaborazione e il patrocinio morale dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, promuove il convegno dal titolo “Mediterraneo, laboratorio di integrazione. Il contributo potenziale della Calabria”, in programma nella città dello Stretto, mercoledì 19 giugno, alle ore 9.45, presso la sede del Consiglio regionale, la “Casa dei Calabria”.

Un’occasione per riflettere anche su “quanto poco sia stato fatto in termini di cooperazione tra Stati per gestire un movimento globale che sembra inarrestabile”. Lo sottolinea la ricercatrice del Censis, Anna Italia, tra i relatori di questo convegno, che aggiunge: «Il ragionamento di Giorgio La Pira sulla possibilità di creare un unico spazio geopolitico mediterraneo di piena integrazione, fondato sull’identità dei valori e idee tra gli uomini che vi abitano”.

Non è un caso che a tenere il discorso principale sia stato invitato il cardinale Gualtiero Bassetti, già presidente della Cei. Il presule illustrerà il progetto di rilevanza internazionale “Mediterraneo, frontiera della pace” ispirato al pensiero di Giorgio La Pira, sindaco “santo” di Firenze, fautore dei “Colloqui Mediterranei” tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Per La Pira lo “spazio geopolitico mediterraneo” era un punto focale della pace nel mondo e i “Colloqui mediterranei” erano inizialmente incentrati sul dialogo tra i popoli delle tre religioni monoteistiche: ebrei, cristiani e musulmani. Un progetto che prosegue dopo le tre tappe di Bari (2020), Firenze (2022) e Marsiglia (2023) a cui hanno partecipato Papa Francesco e i presidenti Sergio Mattarella ed Emmanuel Macron, coinvolgendo rappresentanti delle istituzioni religiose e civili di 60 città metropolitane d’Italia. 20 paesi del bacino del Mediterraneo.

Banner

Il pensiero di La Pira, un dialogo costante per creare processi di pace anche dal basso, si riflette nelle “buone pratiche” messe in atto dagli stessi territori del Mediterraneo, come la Calabria. A questo proposito, il convegno sarà arricchito dal contributo, oltre al ricercatore del CENSIS che parlerà della “Risorsa Mediterranea per la Calabria e il Paese”, di Domenico Marino, docente di Politica Economica presso l’Università del Mediterraneo, che interverrà su “Il ruolo del Mediterraneo nel nuovo scenario geopolitico ed economico”. Riguardo ai progetti di accoglienza e integrazione interverranno: padre Gabriele Bentoglio, già sottosegretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, attuale direttore dell’omonimo ufficio diocesano di Reggio-Bova; Francesco Creazzo, addetto stampa di SOS Mediterranee; Mariangela Ambrogio, direttrice della Caritas diocesana di Reggio-Bova; Stefano Calabrò, coordinatore uscente della Commissione ANCI Calabria per le politiche di immigrazione e accoglienza.

Banner

I lavori saranno aperti dai saluti istituzionali dell’arcivescovo Fortunato Morrone, presidente della KEC, e dei presidenti del Consiglio regionale Filippo Mancuso e dell’Associazione ex consiglieri regionali Stefano Priolo. Modera Giacomo Gambassi, giornalista del quotidiano Futuroil lavoro si concentrerà anche su alcune “buone pratiche” nel campo dell’accoglienza-integrazione, in primis dei Comuni, attraverso i progetti della “Rete Sai” (Sistema di Accoglienza e Integrazione). In Italia, al 31 marzo 2024, questi progetti sono 884, di cui 114 solo in Calabria.

Scopo del convegno è anche quello di contribuire al progetto “Mediterraneo, frontiera della pace” apportando ad esso – dal basso – un tassello tangibile del processo di integrazione essenziale per la pace. Ciò trova sostegno anche nelle recenti dichiarazioni del presidente Mattarella, in occasione della consegna degli attestati ai nuovi Alfieri della Repubblica: «La pace – a cui tutti diciamo di aspirare – si costruisce innanzitutto a partire dalla quotidianità , dall’incontro con chi ci è vicino, anche se chi ci è vicino in quel momento è un estraneo, che incrocia per caso il nostro cammino”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV NapoliCittàLibro, con “La gerarchia della bellezza” un viaggio nella Napoli che non ti aspetti – .
NEXT AMP-Borsa oggi in diretta | Il Ftse Mib chiude in parità. Sul podio Pirelli, Leonardo e Recordati. Vendite su Tim – .