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Aversa (Caserta) – Aversa divenne “colonia” di Mondragone, ovvero “feudo” del consigliere regionale Giovanni Zannini? La lista “Aversa moderato”che si riferisce al politico mondragonese, respinge le accuse mosse dal candidato sindaco della coalizione avversaria Antonio Farinaro.
“Le affermazioni infondate, al limite della paranoia, del candidato Farinaro continuano ad essere sempre più fuori luogo”, dicono i moderati a sostegno del sindaco Francesco Matacena. “Farinaro ripete continuamente – continuano – preoccupazioni confuse riguardo ad alcune località del litorale Domitio, che non si capisce quale rilevanza abbiano rispetto alle vicende politiche di Aversa. Continua a ripetere i suoi insulti, in primo luogo contro una formazione civica come Aversa Moderata, un progetto politico complesso che è riuscito a raccogliere 24 persone perbene, di indubbio rilievo, che hanno messo il loro impegno al servizio della città. Ma adesso offende anche i 3820 elettori aversani che hanno premiato questo progetto con un consenso del 14%, facendone la prima formazione politica cittadina e scegliendone il leader. Giovanni Innocenti (nel quadro) 954 volte, il consigliere più votato da almeno 20 anni. Mentre afferma di ‘amare Aversa’ offende i cittadini continuando a sbirciare dal buco della serratura quello che succede nelle case degli altri, invece di concentrarsi sulla propria campagna elettorale e parlare di programmi”.
“Potremmo rispondere a tono alle sue parole fuorvianti, ricordandogli che Aversa non è certo Marcianise, o altri paesi rurali, ma questo non è il nostro stile e non lo faremo; continueremo piuttosto a parlare dei nostri progetti e programmi. E’ chiaro che i nervi sono più che tesi, come dimostrano questi attacchi disordinati e il grave episodio dell’aggressione al candidato della nostra coalizione Carmine Martiniello, al quale va tutta la nostra solidarietà”. “Noi di Aversa Moderata – concludono – siamo concentrati solo sul ballottaggio, in vista del quale stiamo lavorando insieme a chi ci ha già sostenuto, ma non possiamo certo tollerare offese ai nostri elettori prima e alla nostra squadra poi. ”.
