Torino-Alessandria e il record degli Invincibili davanti agli Insaziabili – .

Sapevate che dietro la più grande vittoria della storia della Serie A si nasconde anche la protesta del pubblico? Ripercorriamo la storia di uno degli episodi indelebili della leggenda del Grande Torino

Simone Napoli

17 giugno – 14:38

La leggenda del Grande Torino risuona senza confini di tempo e spazio. La loro eredità nel cuore della gente si è tramandata di generazione in generazione, mantenendo vivo il ricordo di quegli uomini che di umano avevano poco, fuori e soprattutto dentro il campo: il Grande Torino era infatti una macchina perfetta, soprattutto su il rettangolo verde e la sua eredità calcio resta indistruttibile e, tanti anni dopo, siamo ancora qui a parlare di quel Grande Torino che, il 2 maggio 1948, stabilì il record di vittorie con più gol segnati da quando il campionato divenne a girone unico.

INTRODUZIONE

1948. Un’Italia devastata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale sta raccogliendo i pezzi e ricostruendo dalle macerie. Il Paese stava attraversando un periodo di forte cambiamento: i Savoia furono mandati in esilio in Portogallo, l’Italia era diventata Repubblica solo da 2 anni ma i danni del dopoguerra stavano rallentando una ripresa che il Bel Paese vide solo negli anni ’50. Intanto lo sport, il ciclismo e soprattutto il calcio diventano la vita quotidiana e la passione preferita degli italiani. Quella stagione calcistica del 1947-1948 fu la prima a girone unico con tutte le squadre della penisola raggruppate in un’unica classe: un campionato, se non il, più particolare della storia della Serie A visto che fu l’unico realizzato composto da un numero dispari di squadre, 21, a causa del ripescaggio della Triestina, il calendario era quindi composto da 42 giorni complessivi, con due turni di riposo ciascuno, ed era il più lungo della storia dato che terminò nel luglio 1948 Ciò che però non cambiò fu il dominio del Grande Torino. Il Toro arrivò a quella stagione con lo scudetto cucito sul petto per la seconda volta consecutiva – terza volta se consideriamo che l’ultimo vero scudetto di calcio, nella stagione 1942-1943, fu vinto proprio dal Torino, nelle due stagioni successive il campionato venne diviso in gruppi territoriali a causa della guerra – e quella squadra, che stava già entrando nella leggenda, alla fine di quella stagione avrebbe vinto il suo quinto scudetto. Risale infatti a quell’anno il record della vittoria più ampia nella storia della nostra Serie A, storia scritta dal Grande Torino che vinse 10-0 contro l’Alessandria il 2 maggio 1948.

LA PARTITA DA RECORD

In un pomeriggio primaverile, sotto un cielo cupo, circa 10.500 persone erano accorse in ViaFiladelfia per vedere i beniamini del Grande Torino giocare il derby piemontese contro i grigi dell’Alessandria. I Granata volevano vendicare lo scialbo 2-2 dell’andata ad Alessandria, la squadra aveva ottenuto oltre 10 risultati utili consecutivi – l’ultima sconfitta per mano del Milan era un ricordo di 4 mesi prima. I presupposti per una grande partita dei padroni di casa, che al Fila continuavano ad alimentare il record di vittorie casalinghe nella storia del nostro calcio, c’erano tutti. Non sono scesi in campo i soliti undici che diventavano una filastrocca, Tomà e Fabian hanno preso il posto di Maroso e Menti che per l’occasione partivano dalla panchina: Bagigalupo, Ballarin, Tomà, Grezar, Rigamonti, Castigliano, Fabian, Loik, Gabetto, il capitano Valentino Mazzola e Ossola. Dalle cronache dell’epoca si capisce senza leggere tra le righe che quella storica vittoria fu vicina anche al Torino: i Granata partirono con il piede sull’acceleratore e dopo appena 5 giri di cronometro trovarono l’1-0 con l’Ossola che, sollecitato in profondità da Mazzola dopo essere partito sul filo del fuorigioco, batte in corner Diamante, il portiere dei grigi che aveva subito capito che quel pomeriggio sarebbe stato molto difficile. Due minuti più tardi il Torino raddoppia: Castigliano pareggia per Loik che di testa ancora dell’Alessandria. Gli ospiti provano a reagire con un tiro dalla distanza di Soffrido ma Bagigalupo aspetta e con i pugni serrati respinge in corner. Dopo il sussulto grigio riparte la carica dei granata, i padroni di casa minacciano più volte i giocatori dell’Alessandria che però non affondano il colpo. Si è cominciato a sentire qualche mormorio dagli spalti, i tifosi rimproveravano ai giocatori di non impegnarsi abbastanza, da partita di calcio”seraha sostituito una prestazione placida con una netta resa di punti, il pubblico ha fischiato i propri giocatori richiamandoli a fare tutto il loro dovere“. Infastidito, Valentino Mazzola segna con rabbia il 3-0 del Toro al 35′ con un’azione personale in cui supera anche Diamante e segna a porta vuota. Loik ha segnato il 4-0 prima dell’intervallo e le squadre si sono riposate.

Riprendiamo sotto una pioggia battente che poi lascerà il posto ad un timido sole. Svogliatezza generale, piccolo trotto” commenta La Stampa del 3 maggio 1948. Il Torino avrebbe dovuto giocare 4 giorni dopo il big match contro l’Inter a San Siro quindi era lecito aspettarsi un calo di ritmo per gestire le proprie energie, ma nonostante tutto i Granata continuano a creare palloni da gol ma Gabetto, Ossola e Fabian non riescono ad aumentare il punteggio. Alla mezz’ora della ripresa, oltre all’acqua, cominciano a piovere anche i fischi dei tifosi Insaziabile. “Il pubblico crudele vuole gol”. Proprio come accaduto nel primo tempo, i Granata, colpiti nell’orgoglio, tornano ad alzare i giri del motore: manco a dirlo e Grezar firma la lancetta, due giri di cronometro ed è doppietta di Grezar con un tiro da 40 metri che finisce sotto l’incrocio dei poli. La pioggia comincia a trasformarsi in grandine per i grigi: Mazzola firma il suo secondo assist di giornata per la testa di Fabian che batte Diamante, che altri 2 minuti più tardi raccoglie l’ottava palla della sua porta dopo il rimbalzo vincente di Fabian. L’Alessandria però, con orgoglio, prova a rimontare, ma si ritrova in difesa e all’86’ Loik parte con un pallone dalla sua area e con i suoi tiri epici raggiunge la porta del 9-0. Manca solo il gol dell’idolo granata, il principe, e a grande richiesta dei tifosi, Gabetto sigla il 10-0 sull’Alessandria che coincide anche con il centesimo della stagione che poi porterà allo scudetto. .

IL TABELLA DEI PUNTEGGI

TORINO – ALESSANDRIA 10-0 (4-0)

Torino: Bacigalupo, Ballarin, Tomà, Grezar, Rigamonti, Castigliano, Fabian, Loik, Gabetto, Mazzola, Ossola. Tutto.: Sperone.

Alessandria: Diamante, Delaude, Di Gennaro, Gallea, Tortarolo, Coscia, Armano, Albertelli, Stradella, Soffrido, Sotgiu. Tutto.: Kovacs.

Reti: Ossola 5′, Loik 7′, 42′, 86′, Mazzola 35′, Grezar 75′, 77′, Fabian 81′, 83′, Gabetto 88′.

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