Coldiretti Basilicata lancia l’allarme sul settore apistico per il 2024 – Oltre Free Press – .


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“Il 2024, tra siccità e forti sbalzi termici, rischia di essere un anno terribile per l’intero settore dell’apicoltura. La situazione continua a peggiorare e, rispetto allo scorso anno, in alcuni casi la produzione di miele si avvicina allo zero. Produrre qualche chilo di miele per alveare equivale a una perdita per l’apicoltore, considerando i costi che bisogna sostenere per l’alimentazione di emergenza, la gestione, il carburante e le retribuzioni dei dipendenti”. Lo riferisce la Coldiretti Basilicata.
“L’apicoltura lucana sta affrontando un’altra stagione davvero critica, perché anche quest’anno, salvo qualche eccezione, i mieli primaverili sono quasi scomparsi, con i mesi di aprile e maggio davvero critici dal punto di vista climatico. – ha spiegato Rocco Sinisgalli, apicoltore dell’associazione – La produzione di miele è concentrata in periodi limitati e la crisi climatica ha un effetto devastante sul settore e sulle nostre amiche api. È diventata una vera emergenza e le quantità sono molto ridotte e parlare di raccolto è ridicolo. Gli ultimi tre anni sono stati devastanti per il settore, se consideriamo la scarsa produzione, i costi sempre crescenti di produzione, gestione e sostentamento delle api e il prezzo del miele fermo da tempo”.

 
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