Olbia, chiusa strada per le Vecchie Saline ma restano le discariche – .

Olbia. Con l’avvicinarsi dell’estate, la spiaggia delle Vecchie Saline diventa teatro di un crescente malcontento. Questo pittoresco angolo, situato a sud di Olbia e raggiungibile dalla Strada Statale 125, è noto per la sua bellezza naturale e la tranquillità che offre ai suoi visitatori.

Sebbene secondo le linee guida degli stabilimenti balneari la spiaggia possa ospitare fino a circa 600 persone, non è mai sovraffollata, nemmeno nei mesi più caldi, il che la rende un luogo ideale per chi cerca una fuga dalla frenesia della vita quotidiana . Tuttavia, poiché un imponente masso di granito è stato posizionato per impedire l’accesso dei veicoli alla strada sterrata, che conduce alla zona sud della spiaggia lunga circa 800 metri, residenti e turisti di Olbia esprimono frustrazione per le nuove restrizioni.

Da circa un mese sono aumentate le segnalazioni di quell’insolita barriera che impedisce il passaggio di qualsiasi veicolo a motore: ormai tutti sono a piedi o in bicicletta. A questo proposito, però, racconta un paese “Quello stesso percorso ora chiuso alle auto, che conduce alla zona sud della spiaggia, era preferito anche da chi ha difficoltà a muoversi, non solo per avvicinarsi più facilmente alla spiaggia passerelle, poste rispettivamente in prossimità dei due chioschi posti al centro e a sud della spiaggia, ma anche per la bassa profondità dell’acqua che garantisce nuotate sicure e piacevoli. Per questo motivo il tratto di mare prospiciente l’isola di Patrono Fiaso è un luogo particolarmente apprezzato anche dalle famiglie, soprattutto da quelle con bambini piccoli”, racconta l’olbiese.

Sebbene quel suggestivo tratto di strada di circa un chilometro, così immerso nella macchia mediterranea, non sia più accessibile ai veicoli, non possiamo comunque rimanere indifferenti al fatto che tutta quella zona fosse diventata nel tempo la meta preferita per il campeggio abusivo e l’abbandono dei rifiuti. Il posizionamento del masso, per il quale il comune di Olbia non è coinvolto in quanto area privata, ha suscitato indignazione (leggi qui il nostro precedente articolo), ma anche qualche timida approvazione per il drastico provvedimento adottato, innanzitutto, contro il massacro ambientale.

Una coppia di olbiesi, che abbiamo incontrato durante la nostra esplorazione, ci ha rilasciato la seguente dichiarazione: “È vero che adesso è difficile avvicinarsi con l’auto al tratto di spiaggia dove l’acqua è meno profonda, ma ora si può Non vediamo tutte le discariche che erano presenti fino all’anno scorso. È stato un peccato. Oggi non c’è più tutto l’odore generato dai tanti rifiuti abbandonati ovunque. Certo, ci sono pro e contro, il posto ora è più pulito si può passeggiare da soli o con animali, si può fare sport, andare in bicicletta, ma a questo punto ci chiediamo come potranno essere recuperati”, concludono i coniugi mentre accompagnano segnaliamo alcune delle ultime discariche ancora presenti. . Insomma, tutta l’area delle Vecchie Saline è immersa in una natura di straordinaria bellezza per la quale, però, non è stata completata la necessaria bonifica.

La decisione di bloccare l’accesso veicolare ha sollevato importanti interrogativi riguardo all’accessibilità e alla fruizione pubblica degli spazi naturali, evidenziando la necessità di un equilibrio tra la conservazione dell’ambiente e le esigenze della comunità locale. Mentre il dibattito continua, la spiaggia delle Vecchie Saline resta un gioiello della costa sarda, un luogo dove la natura resiste e si manifesta in tutta la sua splendida semplicità.

 
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