i responsabili sono già stati identificati – .

i responsabili sono già stati identificati – .
i responsabili sono già stati identificati – .

CARRARA – Tra la tarda serata di martedì e il pomeriggio di mercoledì sono state danneggiate due installazioni facenti parte del percorso espositivo della mostra ‘White Carrara’. Si tratta delle opere ‘Bambù’ di Elia Devoti (di proprietà di Michelangelo srl) collocate in via Loris Giorgi e ‘Gomitolo’ di Paolo Ulian (Bufalini Marmi) collocate in piazza Accademia. I responsabili del danno sono già stati individuati grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza.

“Dopo quanto accaduto ad ‘Anna G’ in piazza Alberica, ora sono state danneggiate altre due installazioni di Bianco Carrara – afferma il sindaco Serena Arrighi -. Siamo molto dispiaciuti per quanto accaduto, ma non vorrei che questi eventi rovinassero la bella atmosfera che si è respirata in città fin dall’inaugurazione della mostra. Quest’anno il marmo è tornato protagonista delle nostre piazze e vie, regalando uno spettacolo davvero suggestivo che richiama tante persone. In questi mesi, il curatore Domenico Raimondi, insieme all’assessore Gea Dazzi, ai nostri uffici Cultura, a Imm e a tutti gli altri soggetti coinvolti nell’allestimento della mostra diffusa sono riusciti a costruire non solo un progetto di alto livello, ma anche un clima molto positivo attorno a Bianco. Non è un caso, del resto, che nessuno dei proprietari o progettisti delle opere danneggiate abbia mai espresso la volontà di portarle via, ma anzi tutti si sono subito offerti di sistemare le installazioni, volendo che rimanessero al loro posto a sostegno dell’alto valore culturale e civile di questa edizione. Detto questo, credo che occorra avere più consapevolezza di cosa sia un’opera d’arte e più rispetto per ciò che è esposto. Anche in questi casi, come già accaduto con ‘Anna G’, sembrerebbe che il danno non sia frutto di vandalismo premeditato, ma di curiosità e disattenzione. Per questo motivo, sono convinto che serva, prima di tutto, più attenzione da parte di tutti verso quegli oggetti di grande valore che questa estate sono stati rimossi dagli studi e dalle gallerie per essere ‘donati’ a Carrara, ai carraresi e ai visitatori. Le opere, quindi, vanno guardate, ammirate, ma non toccate o, a maggior ragione, cavalcate, scosse o manipolate in alcun modo, come indicato sui cartelli apposti su ogni installazione. Tutte le installazioni, oltre ad essere assicurate, lo ricordo, godono di un servizio di sorveglianza e videosorveglianza e per questo, grazie al prezioso lavoro della nostra polizia municipale, tutti i responsabili dei danni sono già stati individuati e saranno chiamati a rispondere dei danni arrecati”.

 
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