LATINA – Il Comune di Latina ha deciso di non rinnovare la propria adesione ad “Avviso Pubblico”, l’Associazione nata nel 1996 per riunire gli amministratori pubblici impegnati a promuovere la cultura della legalità democratica e ad applicare i principi di trasparenza, imparzialità, disciplina e onore previsto dagli articoli 54 e 97 della Costituzione. Il motivo della scelta risiede nel costo del canone, aumentato da 1200 a 1700 euro.
Una decisione che non è piaciuta al presidio di Libera Latina. “Chiediamo spiegazioni e chiarimenti sulla vicenda, non ritenendo adeguata la sola motivazione economica – scrivono in una nota gli attivisti del presidio intitolato a Lia Pipitone -. Quali sono le ragioni politiche di questa scelta? Un Comune come Latina – interessato negli anni e nella sua storia recente dalla corruzione, dalla presenza di organizzazioni criminali, da fatti e atti corruttivi ma anche, come è reso ancora più evidente in particolare in questi giorni, da fenomeni come il caporalato e la presenza di agromafie – può scegliere unilateralmente di non aderire più a un’associazione, quella di “Avviso Pubblico”, che tra l’altro può essere uno strumento fondamentale di educazione civile, sensibilizzazione e promozione della legalità?”.
La decisione dell’ente è giunta a inizio mese con la delibera n. 159 del 06/06/2024, su proposta della dirigente Dott.ssa Manuela Zuffarieri (Responsabile Dipartimento III – Affari Generali, Personale), su indicazione dell’Assessore al Personale Andrea Chiarato, con la quale la giunta comunale comunica la scelta unilaterale di recedere dall’associazione “Avviso Pubblico, Enti Locali e Regioni per la formazione civile” specificando che la scelta è dovuta all’aumento della quota associativa.
