JuniorGP, l’Abruzzo e l’incidente di Portimao “Poteva andare peggio” – .

JuniorGP, l’Abruzzo e l’incidente di Portimao “Poteva andare peggio” – .
JuniorGP, l’Abruzzo e l’incidente di Portimao “Poteva andare peggio” – .

Tutto sommato è andata bene, considerando il rischio corso. Leonardo Abruzzo è stato coinvolto in un brutto incidente durante le prove libere (il turno in cui si decidono i protagonisti di Q1 e Q2), chiudendo così anzitempo la tappa JuniorGP Moto3 di Portimao. L’alfiere MTA, come diversi altri piloti, non è riuscito ad evitare una scia di olio lasciata dalla moto di un altro pilota, con le conseguenze che si possono immaginare. Oltre al trauma cranico, Abruzzo ha riportato anche la frattura del malleolo del piede destro: è stato operato ieri all’ospedale Humanitas Mater Domini di Castellanza ed è stato dimesso solo questa mattina. La JuniorGP ripartirà a metà settembre, c’è tutto il tempo per rimettersi in forma e continuare la sua progressione nel campionato.

Leonardo Abruzzo, ci racconta cosa è successo nello JuniorGP a Portimao?

Un pilota prima di me era caduto e si era rotto il basamento, ma non se ne erano accorti. Quando è ripartito ha perso olio su tutta la pista! Ero in un piccolo gruppo e siamo caduti tutti. Mi hanno detto che ho sbattuto la testa e sono svenuto, e diverse moto mi sono finite addosso. Non ricordo nulla della caduta, ricordo solo quando mi hanno portato in ambulanza dal Centro Medico all’ospedale. Una volta lì mi hanno fatto delle radiografie e una TAC alla testa: alla fine è venuto fuori solo che mi ero rotto la caviglia, oltre ad un trauma cranico con amnesia.

Poi sei tornato in Italia.

Sì, lunedì pomeriggio, e ieri mattina hanno fatto l’operazione: mi hanno anestetizzato le gambe e messo delle viti per “riattaccare” la caviglia alla tibia. Ora passiamo agli antidolorifici. Fa parte del gioco, lo sappiamo prima di iniziare! Alla fine poteva andare molto, molto peggio.

Come stai adesso? Quanto tempo ci vuole per riprendersi?

Per quanto riguarda il malleolo mi hanno detto che tra circa 20 giorni potrò tornare in bici. Vorrei però evitare di avere troppa fretta e di peggiorare la situazione, visto che nello JuniorGP c’è la pausa estiva. Aspetterò anche un altro po’. Per quanto riguarda il trauma cranico sono ancora un po’ frastornato, ma lentamente passerà.

Facciamo il punto: è il tuo anno di debutto in JuniorGP, come va?

Sta andando bene, se guardiamo i risultati sono sempre in crescita. Il feeling con la moto sta migliorando sempre di più e mi trovo sempre meglio anche con la squadra. Infatti nell’ultima gara di Barcellona ho concluso 11°. Più importante del piazzamento, però, è stato il distacco dai primi: nella prima gara dell’anno arrivai 39 secondi dietro, a Barcellona finii 3 secondi dietro!

Come andava a Portimao prima del ‘brutto incidente’?

In quel momento ero 12esimo, ma stavo girando con i tempi dei primi. Mi sono trovato molto bene, penso che avrei potuto fare ancora meglio…

Com’è lo JuniorGP? È stato più difficile del previsto o eri “preparato”?

È molto più difficile di quanto mi aspettassi all’inizio. Non sono ancora al meglio, so che posso fare molto, molto meglio, ho ancora margine di crescita.

 
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