«Guadagnavo 15mila euro al mese, lavoravo notte e giorno. Ho preferito la Sicilia” – .

«Guadagnavo 15mila euro al mese, lavoravo notte e giorno. Ho preferito la Sicilia” – .
«Guadagnavo 15mila euro al mese, lavoravo notte e giorno. Ho preferito la Sicilia” – .

Martin Lazarov sembra un ragazzo normale. Su Instagram posta foto dei luoghi che ha visitato, e ogni tanto posta scatti dei suoi amici e del suo amico a quattro zampe. Ma, in realtà, è solo apparenza. Scorrendo le sue foto, si può scoprire che Martin è, in realtà, uno chef stellato. A 29 anni, è già apparso sulle migliori riviste e guide di cucina, come Gambero Rosso e Le Guide de L’Espresso. Non solo, perché ha avuto anche l’opportunità di cucinare per lo stilista Valentino Garavani.

Insomma, la sua vita è il sogno di ogni chef, ma lui ha preferito restare con i piedi per terra e trasferirsi altrove Sicilia per diventare chef di uno dei migliori hotel dell’isola, il San Corrado di Noto, dove gestisce il ristorante gourmet Principe di Belludia. “Sono tornato al ristorante perché ho bisogno del contatto con gli ospiti – ha detto Martin – ho bisogno di avere una squadra in cucina”.

La passione ereditata dalla madre

Martin Lazarov, nato a Macedonia principale Italia Fin da quando aveva poco meno di 5 anni, la passione per la cucina gli è, per così dire, nel sangue. Da bambino vedeva sempre la madre cucinare piatti deliziosi ed era affascinato da questo mondo. “Per me è stato naturale”, ha spiegato il 29enne al Corriere della Sera. “Non è stato difficile”.

Fin da bambino, quindi, è stato in cucina, avendo come miti (ancora oggi) Michelangelo Mammolitiesperto in cucina di verdure, lo chef danese Renè Redzepi e la star della cucina francese Joel RobuchonCosì decise di frequentare la scuola alberghiera per diventare chef.

L’arrivo alla “corte” di Valentino

“So che Valentino è rimasto colpito dal mio curriculum, avevo già lavorato per grandi famiglie di imprenditori italiani”. Prima di arrivare da Valentino Garavani, infatti, cucinava per la famiglia di Chicco e dei Garavoglia (Campari) a Milano«L’offerta di lavorare per Valentino, che mi è stata fatta da un’agenzia di Milano, è stata irresistibile – ha spiegato – non tanto per i soldi, quanto per l’opportunità di conoscere un mondo di bellezza, stile e forte internazionalità senza pari. Per essere ammessi bisogna avere tante caratteristiche e non è facile essere chiamati a quei livelli».

Poi iniziò a lavorare per Valentino, guadagnando uno stipendio lauto e cucinando nelle sue lussuose residenze a Londra, Roma e New York«Guadagnavo dai 7 ai 15 mila euro al mese. Molto di più che in un ristorante. Ma sei a completa disposizione della famiglia, a tutte le ore del giorno, come è giusto che sia».

Una giornata in cucina

Dal suono della sveglia, la mente di Martin era già sui fornelli e sui cibi da scegliere per pranzi e cene: «Mi sono svegliato presto la mattina, sono andato a fare la spesa, ho concordato il menù da proporre per pranzo. Prima per lo staff, poi per Valentino e famiglia. Stesso protocollo nel pomeriggio, per cena. Valentino è molto attento, vuole solo prodotti di prima qualità, per sé e per le persone che lavorano per lui».

E anche i gusti erano di classe, perché lo stilista della Maison più amata nel mondo della moda mangia “tutto ciò che è classico e italiano”. Dalla pasta al pomodoro, alla cotoletta alla milanese fino ai piatti più piccanti. “Mi ha detto di acquistare sempre le migliori materie prime sul mercato – ha detto Martin – anche per un piatto semplice, sempre il migliore”.

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La mattina

 
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