ora è il momento di condividere” – .

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“Continuare ad alimentare polemiche per restare al centro di un dibattito di cui si vuole essere protagonisti porta con sé il rischio di mistificare la realtà. La risposta dell’amministrazione comunale nei giorni scorsi alle polemiche delle associazioni ambientaliste non sembra essere arrivata a destinazione. La fase di ascolto e dialogo da parte dell’Amministrazione non solo è avvenuta, ma non ha precedenti. Tutte le richieste, proposte o progetti sono stati ascoltati, compresi e “registrati”. Ora è in corso un complesso lavoro di sintesi e mediazione che deve trovare coerenza con tutte le sfide assunte dall’Amministrazione nella PUG”. È l’assessore comunale all’Urbanistica Adriana Fantini a intervenire nel botta e risposta tra amministrazione comunale e associazioni ambientaliste riguardo al percorso del nuovo piano urbanistico generale di Piacenza.

L’idea di città a cui vogliamo arrivare – spiega Fantini – è, inevitabilmente, un mix di queste istanze, “sacrosante” ma parziali, rispetto a tutti i bisogni, desideri e sfide ugualmente espressi da altri soggetti sociali ed economici e da i tanti cittadini che nel corso di oltre un anno hanno potuto dire la loro e sono stati ascoltati in più di 30 occasioni: 12 convegni/incontri con dibattito, 3 laboratori, un questionario, 6 incontri della Consulta Ambiente e Territorio , 5 audizioni in Commissione Consiliare e una mail dedicata alla raccolta di progetti e contributi. Non torneremo sulle modalità utilizzate, perché agli approfondimenti e ai dibattiti liberi si sono affiancati anche 3 momenti di partecipazione collegiale a workshop, eventi mediati da facilitatori esperti che utilizzano sistemi di lavoro codificati: non sono chiacchierate informali, c’è una manuale sulle modalità di svolgimento degli stessi e sono emerse esigenze contrastanti che sono state riassunte per i presenti al termine di ogni workshop”.

“C’è evidentemente grande attesa oggi per la sintesi di questo enorme lavoro del PUG? Certo, e ne siamo lieti, significa che la città si è riallacciata con l’Amministrazione. È stato ribadito in tutte le occasioni, non da ultimo nella risposta di qualche giorno fa, che inizia ora la fase di condivisione. Una fase chiamata “Condividiamo il PUG”. Perché inizia ora? Perché ora abbiamo una proposta di piano. Questo è il momento in cui la parte politica sta ipotizzando le scelte di mediazione necessarie, scelte che trovano espressione nella proposta di Piano che i consulenti stanno finalizzando. La proposta di Piano, che verrà ripresa dal Consiglio, sarà la base di confronto su cui sarà possibile inviare osservazioni, intervenire ulteriormente o fare obiezioni, ma a questa stessa proposta dobbiamo comunque arrivare. Non è un caso – aggiunge Fantini – che la legge raccomandi (art. 44) la partecipazione iniziale (prima dell’assunzione), ma impegni (art. 45) le Amministrazioni alla partecipazione nella fase post-assunzione, perché è il momento in cui ci si trova di fronte a un documento che può essere migliorato, affinato e certamente anche modificato, ma bisogna essere arrivati ​​a un documento. Altrimenti parliamo di aspettative, desideri e non arriviamo a una sintesi che la città attende da tempo”.

“La fase “Condividiamo il PUG” inizia il 3 luglio con i risultati della ricerca Cresme e proseguirà fino alla fine dell’anno. Perché partire dai risultati di una ricerca? Perché per prendere decisioni è necessario essere consapevoli di dati oggettivi, rispetto ai quali visioni politiche diverse potrebbero poi orientare scelte anche opposte. Occorre però partire dai dati reali – conclude Fantini -. Su questi dati, che sono come un coro, si innestano tutte le voci e le aspettative degli stakeholder della città: nessuno, quindi, deve offendersi se la sua voce non è l’unica a farsi sentire.

 
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