Il comitato contro l’autonomia differenziata di Civitavecchia risponde al sindaco Tidei – .

Il comitato contro l’autonomia differenziata di Civitavecchia risponde al sindaco Tidei – .
Il comitato contro l’autonomia differenziata di Civitavecchia risponde al sindaco Tidei – .

Siamo un po’ preoccupati dall’entusiasmo del sindaco di Santa Marinella per l’approvazione della legge Calderoli sull’autonomia regionale differenziata. Come comitato che da anni si batte contro quella che riteniamo una vera e propria vergogna per il nostro Paese, l’intervista del sindaco del 21 giugno a Talk Tv solleva una serie di interrogativi.

Tidei ha seguito le analisi che da anni sul tema docenti, costituzionalisti, intellettuali e studiosi stanno portando avanti? Pensiamo che non abbia letto nemmeno una riga di quanto costituzionalisti come Villone, Azzariti, docenti come Viesti, Fassina scrivono sulle conseguenze dell’attuazione dell’art. 116.3 della Costituzione e della legge attuativa dell’autonomia differenziata.

Il sindaco ha seguito il percorso del suo partito, il PD, partito dall’attenzione alle richieste della Lega sull’autonomia differenziata, fino alla bocciatura e all’opposizione in Parlamento e nelle strade a questo progetto di “spaccare l’Italia”?

Al sindaco Tidei non interessa il fatto che questa legge divide l’Italia in tanti piccoli Stati (regioni differenziate), creando disparità nel godimento dei diritti civili, sociali ed economici tra cittadini che vivono in regioni diverse; che la sanità è totalmente regionalizzata e che le regioni ricche (che finanziano il sistema con il pendolarismo dal sud) offrono servizi più efficienti ai propri cittadini e salari migliori per il personale, desertificando il sud: un’autonomia aggressiva ed egoistica contro l’idea di solidarietà che è nella nostra Costituzione.

Nessun interesse per la regionalizzazione della scuola pubblica, il sistema educativo che tiene unita la nostra Repubblica. Cosa interessa al sindaco di Santa Marinella?

A lui interessa il fatto che una Regione Lazio autonoma e differenziata, che nella realtà non esiste e deve ancora nascere, questa ipotetica regione, secondo l’articolo 6 della legge Calderoli, può attribuire funzioni amministrative a Comuni, Province e Aree metropolitane. Secondo Tidei, la nuova regione (?) gravata dal “carico di lavoro” decisionale e gestionale che lo Stato ha trasferito, sarà costretta a delegare compiti importanti alle Province. Ecco perché Tidei si impegna tanto per creare questa nuova provincia costiera.

Qual è la sua idea di fondo se, sempre secondo la legge Calderoli, art.8, le nuove funzioni trasferite agli enti locali non debbano rappresentare maggiori oneri per le finanze pubbliche?

Quindi attualmente la situazione è questa: non esiste una regione autonoma Lazio, non esiste una provincia costiera ma soprattutto, se ci fosse, non ci sarebbero SOLDI in più.

Ciò che ci rassicura è che il nuovo sindaco di Civitavecchia, Marco Piendibene, è sempre stato al nostro fianco nelle iniziative contro l’autonomia differenziata.

L’autonomia differenziata va respinta in toto, radicalmente. Non è un’opportunità da cogliere come scrive il sindaco Tidei, vantandosi di poterne trarre vantaggi inesistenti.

 
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