A Ravenna 500mila euro per un piano di adeguamento – .

A Ravenna 500mila euro per un piano di adeguamento – .
A Ravenna 500mila euro per un piano di adeguamento – .

Capofila dell’iniziativa sarà il Comune di Ravenna progetto Azione finanziato dal programma europeo Interreg Italia-Croazia con un budget stanziato di quasi 500 mila eurograzie al lavoro del Dipartimento delle Politiche Europee. Il progetto mira a creare un piano di adattamento per quattro ecosistemi costieri selezionati all’interno dell’area del programma, che risponde a problemi ambientali comuni come l’ingresso di cunei di sale, l’innalzamento del livello del mare e la siccità. A Ravenna l’area relativa al sistema formato dal fiume Lamone, dalle zone umide adiacenti e dalla zona retrodunale costiera.

Gli altri partner sono: Parco del Delta del Po Emilia-Romagna, Unibo, Istituto Delta di Ecologia Applicata, Parco Regionale di Vrana (Croazia), Comune di Plotce (Croazia), Istituto Ruder Boskovic (Croazia), Parco Regionale delle Dune Costiere di Torre Canne a Torre San Leonardo (Italia).

«Negli ultimi anni il nostro territorio è stato sottoposto a notevoli stress ed è fondamentale tutelarlo e conservarlo – Lo dice l’assessore alle Aree naturali e al Parco del Delta del Po Giacomo Costantini –. Per questo siamo impegnati a intercettare finanziamenti europei che ci permettano di sviluppare studi scientifici per poi metterli in pratica in progetti concreti, che possano mitigare le conseguenze dei cambiamenti climatici e dell’evoluzione territoriale come l’ingresso del cuneo di sale. Con il progetto Action vogliamo davvero valorizzare quell’area che riguarda il fiume Lamone, la valle della Canna e la Pialassa Baiona”.

«Il progetto Azione – afferma Aida Morelli, presidente del Parco del Delta del Po –, studiando le caratteristiche ambientali del territorio (acque superficiali, falde acquifere, suoli), analizzerà i rischi dovuti all’innalzamento del livello del mare e all’intrusione di acqua salata, con l’obiettivo di individuare i servizi ecosistemici utili a minimizzarne gli effetti, così come le strategie per incrementarli con soluzioni basate sulla natura, per la tutela delle attività economiche, come agricoltura e turismo, e della biodiversità».

Il piano di adeguamento del fiume Lamone

Il piano di adattamento suggerirà soluzioni basate sulla natura che aiuteranno a limitare i danni che il cambiamento climatico sta infliggendo a questi ecosistemi di grande importanza ambientale. Ci muoveremo verso progettazione di un modello idraulico dell’area selezionata che ha l’obiettivo di deviare le acque del fiume Lamone quando sono disponibili verso il sistema di zone umide contigue e rallentare così il deflusso delle acque dolci verso il mare; garantire un maggiore afflusso di acqua nelle zone umide, favorendo il ripristino della loro qualità ambientale.

Creare zone di laminazione e accumulo di acqua dolce da utilizzare in caso di necessità e allo stesso tempo contrastare, favorendo l’occupazione delle falde acquifere, l’avanzata del cuneo salino. La progettazione di tale sistema idraulico potrà successivamente essere utilizzata per supportare la ricerca di ulteriori finanziamenti per la realizzazione di attività su specifici bandi, come ad esempio il Por-Fesr.

Leggi anche: Digitalizzazione del patrimonio di Classense e Mar: vinto bando da 300mila euro

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT Team Altamura, a Moussa Manè del Bari piace la corsia destra: la situazione – .