Spalletti focuses on Mancini, Fagioli and El Shaarawy – .

Spalletti focuses on Mancini, Fagioli and El Shaarawy – .
Spalletti focuses on Mancini, Fagioli and El Shaarawy – .

Personalità, prima ancora che tecnica. Il campionato d’Europa prende vita, inizia la fase di eliminazione diretta e laItalia affronterà domani contro svizzero: Ora non puoi più fare errori.

Spalletti vuole l’Italia del 2006

E se in questo la tecnica inevitabilmente fallisce Nazionalenon deve mancare di personalità. Il riferimento è quello della squadra che ha vinto la Coppa del Mondo nel 2006: “Al di là del fatto che tutti ricordano quel momento – ha detto mister Luciano Spalletti – che abbiamo avuto sul pullman Buffone che ha parlato a tutti di quella finale e ci ha fatto rivivere quell’emozione che abbiamo vissuto da casa in quel momento. Abbiamo anche questa partita da onorare, dobbiamo essere al livello di questa partita che i giocatori hanno portato a casa”. Perché è inevitabile che lo Stadio Olimpico di Berlino potrebbe essere culla di dolci ricordi per ogni tifoso italiano, ma l’attualità dice che la partita contro la Svizzera sarà tutt’altro che facile.

Italia, ci vuole personalità

Spalletti si è soffermato molto sull’aspetto psicologico: “Non siamo ancora riusciti ad esprimere il livello che possiamo esprimere: in alcuni momenti sì, ma poi non siamo riusciti a mantenerlo nel tempo. Questa qualificazione arrivata all’ultimo secondo, che però a mio avviso è meritata, deve comunque farci pensare che non possiamo permettere a chi cadute di tensione come li avevamo avuti a inizio secondo tempo, in certi momenti delle partite. Il fatto che ora sei nel cuore della competizione perché ti sei qualificato ti dà quel livello che devi sempre mostrare perché non c’è alternativa. A livello psicologico e in termini di personalità mi aspetto un po’ di più di quello che siamo riusciti a mostrare finora.”

Mancini for Calafiori, doubt Bastoni

Il tecnico azzurro è subito entrato in partita annunciando la nuova formazione: contro Estate e compagni, DiMarco non sarà disponibile per un problema al polpaccio destro, mentre Spalletti spiega che “Bastoni dovremo vedere domani, si è allenato a parte, è un po’ tornato, ha ripreso un po’ di forma, abbiamo cercato di farlo riposare, oggi ha fatto il primo allenamento, ma dovremo vedere che risposta darà stasera. Sarà Gianluca Mancini per sostituire Riccardo Calafioriha esperienza”. Poi sul tema dell’attaccante: “Gioca Scamacca? È un giocatore molto lucido, può segnare in qualsiasi momento. Ha degli guizzi che ti dilaniano, l’ho chiamato scherzosamente pigro, ma poi per dimostrare le sue qualità deve essere inserito nel gioco della squadra e su questo fa un po’ fatica. Se giocherà o meno subito è l’unico dubbio che ho – dice ancora Spalletti -, ho due giocatori forti. Sia lui che Retegui faranno parte della partita, bisognerà vedere chi arriverà prima e chi dopo”.

I test della vigilia: occasioni per Fagioli ed El Shaarawy

Nei test di allenamento svolti oggi a Berlino, il tecnico ha schierato una difesa a quattro con Mancini e Bastoni al centro e Di Lorenzo e Darmian sulle fasce. Fagioli al posto di Jorginho, in un centrocampo a tre con Barella e Cristante. Davanti Scamacca dal 1′, con Chiesa a destra e la novità El Shaarawy a sinistra. “Fagioli? Se hai dei giovani che spingono, devi creare lo spazio che meritano. Lui, con la sua naturalezza, è adatto al suo ruolo”. Domani saranno tanti i tifosi illustri presenti alla sfida di Berlino per sostenere gli azzurri, come il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, il Ministro per lo Sport e la Gioventù, Andrea Dimora e l’ambasciatore a Berlino, Armando Varricchio. Presente come di consueto il presidente della FIGC, Gabriele Gravinama anche il presidente dell’Inter, Beppe Marottae il numero uno della Lega Pro, Matteo Maranioltre a diversi ex giocatori italiani come Marco Materazzi e Gianluca Zambrotta campioni del mondo proprio qui nella città del muro

“Mi aspetto un’Italia più flessibile”

Una partita spartiacque, secondo alcuni, che determinerà il giudizio tra un buon Europeo e una spedizione fallimento: “Non lo so, secondo me dobbiamo fare qualcosa di meglio di quello che abbiamo fatto finora per chiarire questo punto. Avevamo questa qualificazione molto sentita, era un sorteggio difficile e i giocatori avevano un po’ di problema. al momentoperché probabilmente ho sofferto anch’io. Ora – ha detto Spalletti – mi aspetto di vederli più tranquilli, anche perché la considerazione va subito allo scontro diretto. Non puoi andare a ragionare, a fare calcoli, a fare quelle valutazioni che a volte influenzano la tua prestazione, devi agire. Andiamo al turno successivo se vinciamo questa partita…”.

Spalletti pensa anche ai rigori

In allenamento mister Spalletti ha fatto provare ai giocatori anche i tiri rigorein considerazione della possibilità che la partita contro di noi non si decida entro il 120° minuto. Tra i giocatori che hanno tentato di tirare i rigori, Scamacca, Retegui e Jorginho, che ne ha sbagliati due contro Sommer nelle qualificazioni ai Mondiali. “Chi sono i rigoristi: “Il rigorista è colui che riesce a gestire bene il rigore in quel momento.emozione quando succede”, ha spiegato. “Facciamo tirare i rigori a tutti, ma non è la soluzione ideale se ci stiamo già pensando… Se provi troppi rigori, se li prendi tutti bene, non lo so. Qui dentro in questi giorni sono entrati tutti i rigori, sembravano tutti rigoristi. Allora forse fai un piccolo gioco e vedi già qualcosa di diverso. Sarà importante avere uno spessore di personalità fondamentale, faremo di tutto per provare a vincere la partita e sappiamo che abbiamo davanti un cliente molto scomodo. I risultati lo dicono: ci sono state squadre che hanno superato molto bene il girone, anche se non erano accreditate, e questo la dice lunga sulla difficoltà di giocare qualsiasi partita”.

Le insidie ​​della Svizzera

Inevitabile parlare dell’avversario: “Il mio collega Certo – ha ribadito Spalletti – è molto bravo, la sua è una squadra che sta bene in campo e che lo ha dimostrato contro Germania che qualità ha. Sappiamo, per quello che abbiamo visto, e per conoscenza diretta, che ci sono giocatori come lui Xhakaun giocatore internazionale. Ma queste sono tutte cose che fanno parte del livello di calcio che riusciamo a gestire e che dobbiamo dimostrare con la nostra qualità”.

Spalletti e il messaggio a Kvaratskhelia

Infine uno sguardo al passato: “Sono in contatto con tanti miei ex giocatori, Kvara è uno di questi, ci siamo scambiati i complimenti per aver passato il turno. È un calciatore che prima nessuno conosceva, ma ora che tutti hanno potuto ammirarlo è di quel livello altissimo da poter giocare contro qualsiasi avversario e in qualsiasi squadra. La scelta di questi giocatori che hanno le qualità per andare a giocare altrove apre possibilità ai giovani. Perché sono tanti i ragazzi che spingono e bisogna creare loro lo spazio giusto e avere il coraggio di farli giocare. I talenti nasceranno sempre. Adesso è un calcio un po’ diverso ma resta la soluzione migliore per riuscire a creare qualità”, ha concluso l’ex allenatore Napoli.

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