manifestazione in piazza Boves il 4 luglio – Targatocn.it – .

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Ci saranno tutti: residenti, commercianti, artigiani e il Comitato del Centro Storico di Cuneo. L’appuntamento è per il prossimo 4 luglio, alle ore 19.30, in Piazza Boves, al centro della piazza..

Ieri eravamo lì, in Piazza Boves. Il parcheggio veniva pulito, tutti i giorni. Odore di pipì, mozziconi di sigaretta, bottiglie, sporcizia, vetri rotti.

Ma non ci sono dimissioni. E lo dimostra l’iniziativa del 4 luglio, quando avrà luogo un incontro pacifico, civico, spontaneo e apolitico, “per difendere i nostri diritti per garantire una città migliore per tutti”.

Un’iniziativa che punta a raccogliere firme per allegare un documento da presentare a Prefetto, Questore e sindaco di Cuneo, con la richiesta di intervenire per garantire sicurezza e legalità in una zona del capoluogo dove il problema non è più la “cattiva movida”, ma il degrado e la delinquenza.

Il promotore dell’iniziativa, a cui hanno aderito in molti, è Silvio Falcoresidente in via Alba che si affaccia su via delle Poste Centrali. Il primo incontro con gli altri residenti della zona – non solo piazza Boves, ma anche via Bonelli, corso Giovanni XXIII e, in generale, la zona attorno ai giardini Fresia – è stato organizzato, quasi in sordina, circa un mese fa. “Eravamo in sessanta”commenta Falco.

Vale a dire: il problema è sentito e condiviso da molti. E molti lo saranno probabilmente giovedì prossimo. Come cuore del problema è stata scelta piazza Boves, ma la situazione è diffusa in tutta la zona del centro storico.

«Qualche sera fa sotto casa mia c’erano tre auto comunali, tre auto della polizia e due auto dei carabinieri. Viviamo in una situazione insostenibile, con criminali e spacciatori che si muovono liberamente e che, se si sentono osservati, ci minacciano. L’estate scorsa, ai giardini Fresia, la situazione era totalmente fuori controllo”.

Spaccio di droga, degrado, vandalismo, bivacchi molesti, aggressioni, consumo di alcol e droghe a tutte le ore.

“La situazione di crescente insicurezza e degrado richiede una mobilitazione per difendere la pacifica convivenza di tutti i membri della comunità, il rispetto delle regole, la vivibilità e la tranquillità dei luoghi in cui viviamo, dove lavoriamo o che frequentiamo. Nonostante gli sforzi compiuti finora, la situazione non accenna a migliorare. Ora è il momento di riappropriarsi degli spazi pubblici con una pressione dei cittadini che riaffermi il diritto alla sicurezza e alla legalità, di promuovere la partecipazione critica alla vita pubblica e il confronto e il confronto con gli interlocutori istituzionali chiamati a garantire la sicurezza, il decoro, la convivenza civile, la tutela della qualità del vita e salute, dell’ambiente e per consentire la fruizione dei beni e degli spazi comuni”leggiamo nella lettera che è un vero e proprio appello alla protesta pacifica.

Coinvolti anche residenti e commercianti di altre vie del centro, come Contrada Mondovì e via Chiusa Pesio, zone in cui sono rimaste danneggiate alcune auto.

“Ci sentiamo minacciati. Non possiamo più goderci il nostro quartiere in modo pacifico. Davanti a casa nostra abbiamo giovani stranieri che urlano, che litigano, che vanno in giro brandendo strozzature, che camminano in centro alla strada, totalmente alterati da chissà quali sostanze. Per la prima volta, credo, siamo tutti uniti: non ci sono più residenti contro chi ha le discoteche, perché non è più una questione di rumore notturno, ma di sicurezza vera”.

 
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