PESCARA. “Mara trasformava ogni attimo della vita in poesia”. Così i suoi più cari amici ricordano la poetessa Mara Secciapescarese, storica maestra delle scuole Gescal, è morta ieri mattina all’ospedale di Chieti dove era ricoverata da tempo per i postumi di una caduta. Aveva 87 anni e “un grande entusiasmo per la vita”. Lascia il figlio Davide con Cinzial’altra figlia Valentinae nipoti Georgia e Alessandrogenero Bruno. I suoi funerali avranno luogo domani alle 10.30 nella Basilica dei Sette Dolori, a Colli, quartiere dove viveva con il marito Paolo De Lucain Strada Catani. La salma riposerà nel cimitero di San Silvestro.
“Mara trasformava ogni momento della sua vita e di quella degli altri in una poesia dialettale”, la ricorda l’amica di sempre Leda Panzone“Aveva una grande vitalità, era sempre serena, sorridente, ironica”.
Le poesie in volgare, ma anche in italiano, erano la sua grande passione. Sognava di uscire con l’ultimo libro “Chi ti ha creato”, una raccolta di riflessioni sul ritmo veloce della vita. La prefazione è curata da Daniela D’Alimonte, storica vernacolare e insegnante: «La maestra Mara fu molto amata, resterà nel cuore di intere generazioni di giovani». Mara Seccia ha partecipato ai salotti letterari organizzati da Rosetta Rossini, scomparsa anni fa, e non è mai mancata alle iniziative culturali. In questi contesti avete incontrato l’assessore Maria Rita Carotache la ricorda così: «Era gentile, dolce, ironica, le sue poesie ci facevano ridere e riflettere». Tanto affetto sui social. Gemma Andreiniche parla di pari opportunità: «Ti ho abbracciato forte come quando ti ho abbracciato per la splendida poesia che mi hai dedicato, per tirarmi fuori da un momento terribile». Rossi marroni: «Lascia un vuoto nell’ambiente artistico della città». Elena Costa: «Il gruppo poetico dei “Magnifici” sentirà la tua mancanza».
