Fino al 10 luglio a Torino il progetto 10.7 ANU Capsule Exhibition

Fino al 10 luglio a Torino il progetto 10.7 ANU Capsule Exhibition
Fino al 10 luglio a Torino il progetto 10.7 ANU Capsule Exhibition

La mostra è patrocinata dall’Unione delle Associazioni Italia-Israele e dalla Comunità Ebraica di Torino ed è organizzata in collaborazione con l’Associazione Camis De Fonseca, la Fondazione Casale Ebraica ETS e l’Associazione Culturale Acribia. Si tratta di un progetto che esamina come la cultura israeliana reagisce alla guerra.

Questa opportunità è stata resa possibile grazie a Enia Zeevi Kupfer, Responsabile Relazioni Esterne, e Claudia De Benedetti, Fondazione Museo ANU. La mostra, nella sua forma originale presso l’ANU, presentava le opere di 25 artisti il ​​cui lavoro creativo riflette i tempi terribili che la società israeliana sta affrontando dal 7 ottobre. Alcuni di loro sono artisti viventi, altri sono deceduti, assassinati il ​​7 ottobre o uccisi nella guerra in corso, mentre altri sono residenti (o ex residenti) delle zone del Sud, che hanno subito la perdita dei propri cari, della propria casa, o le cui famiglie sono state colpite dagli orrori della strage.

La nuova installazione cerca di inquadrare una situazione attuale e registrare l’esplosione creativa unica che è stata ben avvertita tra gli israeliani dall’inizio della guerra. Il progetto esposto a Torino, che potrà essere riproposto in altre città, consiste nella riproduzione di una quindicina di opere selezionate da Ermanno Tedeschi.

Le conseguenze dei terribili attacchi del 7 ottobre 2023 e della guerra che ne è seguita hanno portato molti israeliani a “ripensare il modo in cui interpretiamo la nostra storia, arte e cultura. Il sentimento prevalente è che, anche dopo la fine della guerra, le cose non saranno mai più le stesse e che la rabbia e il dolore profondo avranno un effetto indelebile sulle nostre vite. Nei momenti di gioia come in quelli di tristezza, l’arte è sempre stata un modo per affrontare la realtà. Gli artisti reagiscono e rappresentano gli eventi quotidiani in un modo unico, interpretando ed esprimendo la nostra memoria collettiva”.

La mostra non intende riassumere gli eventi o offrire una prospettiva sull’arte israeliana dopo il 7 ottobre. Presenta una situazione molto particolare e testimonia l’eccezionale ondata di creatività che la società israeliana ha sperimentato in risposta allo scoppio della guerra.

ANU – Il Museum of the Jewish People (Tel Aviv, Israele) è un’importante istituzione culturale impegnata a fornire alle nuove generazioni le chiavi per comprendere la propria identità ebraica, rafforzare il loro senso di appartenenza al popolo ebraico e approfondire il legame tra gli ebrei in Israele e gli ebrei in tutto il mondo. In quanto più grande museo ebraico del mondo, si impegna a presentare la storia del popolo ebraico passato, presente e futuro e a fungere da casa per tutte le comunità in Israele e all’estero.

Fino al 7 luglio 2024
10.7 Mostra delle capsule ANU
edited by Ermanno Tedeschi
Comitato scientifico: Carmit Blumensohne, Michal Houminer

Artisti in mostra: Shai Azoulay / Odelia Elhanani / Eyal Assulin / Raz Ben-Ami / Sofie Berzon MacKie / Shira Glezerman / Yosef Joseph Dadoune / Shirel Horovitz / Inbar Heimann z”l / Jonathan Chazor z”l / Ziva Jelin / Miriam Cabessa / Zvika Lachman / Haim Maor / Roee Idan z”l / Oren Fischer / Avishai Platek / Amit Cabessa / Eviatar (Tari) Kipnis z”l / Irit Regev / Nil e Karin Romano / Shirley Shor / Leeor Shtainer / Dina Shenhav / Keren Shpilsher.

Ingresso gratuito su prenotazione.

(28 giugno 2024)

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