strade interrotte, danni per 30mila euro – .

strade interrotte, danni per 30mila euro – .
strade interrotte, danni per 30mila euro – .

Carrara, 29 giugno 2024 – Trentamila euro all’anno per pagare la danni subiti dai veicoli. Ecco quanto devono pagare ogni anno trasportatori di marmo per riparare i camion che si rompono a causa di buche e vegetazione. Questo è solo uno dei problemi lamentati dalla categoria che trasporta su strada il cento per cento del materiale di cava, che ieri si è riunita presso Largo delle Donne del Marmo, nel Tarnone, per riportare all’attenzione dell’amministrazione le problematiche legate alla percorribilità delle strade che dalla cava portano alla pesa di Miseglia.

Oltre ad alcuni camionisti che hanno mostrato le parti danneggiate dei camion, erano presenti Giorgio Favullo, dirigente provinciale di Cna Fita, Maurizio Bandecchi dirigente regionale di Assotir e Gabriele Mascardi, segretario di Confartigianato. Tutto questo a pochi giorni dall’apertura del tavolo istituzionale convocato dall’amministrazione comunale, previsto per il 3 luglio, con queste aziende di trasporto. Il tavolo chiederà anche una rimodulazione delle tariffe, che oggi vanno dagli 80 ai 100 euro a trasporto. “Serve più sicurezza a 360 gradi per chi lavora nel trasporto del marmo – ha detto Bandecchi – Tutto il materiale che esce dalle cave viene trasportato su strada. Ma le condizioni delle strade, le condizioni lavorative, le condizioni economiche e quindi sociali, sono terribili. Dal tavolo ci aspettiamo che il tema della sicurezza a tutti i livelli possa essere riportato al centro dell’attenzione delle istituzioni locali e della clientela.

Molti interventi spettano agli enti pubblici che devono intervenire sullo stato delle strade sia per le buche sia come si può vedere dai numerosi pezzi di trasmissioni e ammortizzatori danneggiati dalle buche, dal fogliame della vegetazione sui percorsi che danneggiano coperture e dall’impianto di lavaggio automezzi in zona pesa. Le tariffe di trasporto, sia dei blocchi ma soprattutto della terra e delle pietre, sono ben al di sotto del livello di sopravvivenza delle aziende e devono essere aumentate”. Insomma, la parola d’ordine è sicurezza. “Le condizioni stradali sono ormai diventate insostenibili per gli autotrasportatori – ha aggiunto Mascagni -, oltre a pagare le tasse devono sostenere i costi dei camion che si guastano. Serve maggiore sicurezza sul lavoro e il luogo di lavoro degli autotrasportatori sono le strade. Il Comune deve garantire loro un’adeguata attività lavorativa, oppure cosa aspettiamo che qualcuno cada da un dirupo? Le strade devono essere messe in sicurezza”.

Di una programmazione economica per la manutenzione invece ha parlato Favullo. “La tassa sul marmo andrebbe destinata anche alla manutenzione perché senza trasporto su gomme il marmo non scende a valle. Si potrebbe intervenire utilizzando materiali più performanti, visto che il traffico in montagna è tutto traffico pesante. Per il lavaggio sarebbe più efficace lavare solo le ruote verso monte, le squame distruggono centraline e freni. Anche le tariffe per il trasporto di tutto il materiale lapideo andrebbero riviste. Poi c’è il problema dei canali di scolo delle acque piovane che creano una discesa di acqua fino alle squame, la vegetazione danneggia i mezzi. Tutti problemi per i quali serve pianificazione”.

 
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