«Decisione su un vecchio rapporto sui servizi sociali» – .

«Decisione su un vecchio rapporto sui servizi sociali» – .
«Decisione su un vecchio rapporto sui servizi sociali» – .

Non c’è dolore più grande di quello di una madre a cui vengono portati via i figli. Un dolore che per un trentaseienne di Luogosanocomune in provincia di Avellinoè ancora più straziante. Il suo bambina di appena sei mesi è stata separata dai genitori per decisione del Tribunale per i minorenni di Napoli. Una scelta basata su una valutazione effettuata dai servizi sociali, che ha evidenziato pregiudizi derivanti da condizioni pregresse. La famiglia, infatti, ha già vissuto un’esperienza così traumatica, con l’allontanamento di altri tre figli. In quel caso, nonostante l’impegno del loro difensore, l’avvocato Augusto Guerriero, la battaglia legale sia di primo che di secondo grado non ebbe esito positivo con l’affidamento di due figli, i due maggiori ai nonni paterni ed il terzo ai nonni paterni. un’altra famiglia.

L’allontanamento dei tre bambini non è stato disposto a causa di episodi di violenza, ma a causa di motivi di inadeguatezza e di incuriaelementi emersi in un’unica perizia che ha portato, in via preventiva, a pochi mesi dal parto all’allontanamento del neonato, anche su protesta dei genitori. A sostenerlo è l’avvocato della coppia, Guerriero, che sottolinea la mancanza di una nuova consulenza tecnica d’ufficio: «Il provvedimento si basa su una consulenza risalente a due anni fa con l’altro figlio, che ha ritenuto genitori inadeguati, un po’ infantili e non prestando attenzione alle necessità quotidiane del figlio – racconta – su questa base sono subito intervenuti e, dopo una settimana, hanno portato via la figlia neonata”.

L’avvocato non nasconde poi la sua contrarietà alla sentenza emessa dal tribunale per i minorenni. «Nessun episodio di violenza alla base della decisione presa dai magistrati, la decisione è stata presa dagli assistenti sociali per fattori di inadeguatezza e negligenza. La coppia non è prospera economicamente ma non vive in stato di povertà: suo padre lavora in un’azienda agricola e lei ha anche completato un corso di assistente socio-sanitario. Credo che il Tribunale per i minorenni sia stato feroce nei confronti di questa coppia, il che presenta alcune difficoltà. Tuttavia, credo che ci siano situazioni peggiori, da cui i figli non vengono tolti. Ho detto al giudice che se dovessimo applicare lo stesso criterio, dovremmo togliere i bambini a migliaia di famiglie. I miei clienti hanno delle mancanze, ma se si facesse un’indagine approfondita, mezza Italia si farebbe portare via i figli. Penso ai bambini sfruttati davanti ai semafori e ai ragazzi che in alcune aree metropolitane non vanno a scuola da mesi, ma agli assistenti sociali.”

Nonostante la sentenza sfavorevole, l’avvocato Guerriero è pronto a portare avanti la battaglia legale soprattutto per la madre che, dopo aver subito l’allontanamento dei suoi tre figli, prega di poter almeno abbracciare “la sua bambina che ha solo sei mesi” . «Faremo ricorso al Tribunale di Napoli. Chiederò una nuova perizia – conclude l’avvocato Guerriero – per dare alla famiglia un’ultima possibilità. Dobbiamo senza dubbio dare a questa famiglia un’ultima possibilità. Dopo aver superato non poche difficoltà, l’obiettivo sarebbe almeno quello di recuperare l’affidamento dell’ultima figlia, che ha appena sei mesi. Senza dubbio questa situazione ci impone di provarci, non può finire così”.

 
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