“Il lavoro serve a vivere e non a morire” – .

“Il lavoro serve a vivere e non a morire” – .
“Il lavoro serve a vivere e non a morire” – .
Il sindacato Fillea-Cigil è intervenuto sull’ultima tragedia sul lavoro in provincia di Agrigento, che questa volta ha coinvolto un ragazzo di 21 anni, Angelo Giardina di Canicattì, morto dopo essere stato investito da un muletto in un cantiere edile.

“Pur non conoscendo l’esatta dinamica dell’incidente – afferma il segretario generale Francesco Cosca – non possiamo non denunciare la necessità di maggiori controlli soprattutto per quanto riguarda la verifica della formazione che per il settore delle costruzioni obbliga le imprese edili a far seguire ai lavoratori neo assunti un corso di formazione della durata di 2 giorni (16 ore complessive). L’obbligo sussiste per chi non ha esperienza pregressa nel settore delle costruzioni e il mancato rispetto di tale obbligo comporta pesanti sanzioni per il datore di lavoro. Noi nella nostra organizzazione sindacale abbiamo sempre e quotidianamente gridato che il lavoro deve servire per vivere e non per morire.

Incidente sul lavoro in un’impresa edile, muore operaio 21enne

Le morti sul lavoro, soprattutto nell’edilizia, hanno raggiunto record preoccupanti e la speranza della Fillea-Cgil è che queste tragedie servano da sprone per alzare il livello di attenzione della politica verso i problemi che attanagliano l’intero mondo del lavoro, per evitare queste morti assurde e umanamente inaccettabili. Nell’ultimo decennio il tema della sicurezza è diventato l’ordine del giorno di convegni, incontri istituzionali e manifestazioni. E tante parole vuote sono state sprecate, come dicono i dati e la strage nei cantieri che non si ferma. Si continua a morire sui luoghi di lavoro in modo disarmante. Non servono ulteriori studi sulla prevenzione o altri articoli, ma l’applicazione di tutte le norme che regolano la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Serve formazione nelle scuole primarie, ma intanto serve la collaborazione urgente di tutte le parti sociali per evitare che le liste dei decessi si allunghino, intensificando i controlli con il coinvolgimento dei tecnici del CPT e di chiunque possa essere in grado di monitorare eventuali violazioni delle norme di prevenzione e sicurezza. Non rendiamo vano questo ulteriore sangue, rendiamolo omaggio cercando di cambiare ritmo.

L’operaio schiacciato dal carrello elevatore al magazzino materiali edili: le immagini dell’incidente

La Fillea-Cgil è presente ogni giorno nei cantieri edili, informando i lavoratori anche sulle normative vigenti che consentono di lavorare in sicurezza, sperimentando in prima persona le insidie ​​e raccogliendo testimonianze degne di rispetto, tanto che qualche giorno fa anche ad Agrigento il sindacato ha scritto a tutti i sindaci della provincia chiedendo loro di adoperarsi per emanare specifiche ordinanze che vietino lo svolgimento di tutte quelle attività esposte al rischio termico, poiché le alte temperature, come è noto, possono provocare malori o ridurre la capacità di attenzione del lavoratore aumentando il rischio di infortuni.

Per queste ragioni, la Fillea-Cgil, nell’esercizio delle proprie prerogative istituzionali, ha invitato a emanare ordinanze che, in relazione alle previsioni meteo, blocchino le attività del settore edile nella fascia oraria in cui, in relazione ai bollettini della Protezione Civile, sono previste temperature superiori a quelle stabilite dalla legge.

Mentre ci stringiamo attorno alla famiglia, ai colleghi e agli amici del giovane lavoratore tragicamente scomparso, confidiamo nelle istituzioni affinché la famiglia non venga abbandonata e auspichiamo che la magistratura chiarisca la dinamica dell’incidente”.

 
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