Riaperta al culto la chiesa di S. Pietro di Coppito al quarto livello – .

Riaperta al culto la chiesa di S. Pietro di Coppito al quarto livello – .
Riaperta al culto la chiesa di S. Pietro di Coppito al quarto livello – .


L’AQUILA. La Chiesa capitolo quattro di San Pietro, dopo anni di attesa, ieri, con una solenne liturgia molto partecipata dai fedeli della parrocchia di San Pietro entra Moeni e anche delle parrocchie vicine, è stata riaperta al culto, nel corso di una celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Arcivescovo Joseph Petrocchiha presieduto ieri mattina la solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, durante la quale ha benedetto la Chiesa, sottoposta ad un lungo intervento di restauro, e l’altare.

La giornata della riapertura è significativa. Infatti, il 28 giugno, la Chiesa celebra e onora insieme i due santi apostoli Pietro e Paolo, che «Dio ha voluto unire in gioiosa fraternità» (prefazio della messa). Sono due persone molto diverse, ma entrambe spinte dallo stesso amore per Cristo e per la sua Chiesa.

Questa festa liturgica ci ricorda che la Chiesa è un mistero di comunione. Possiamo quindi affermare che la missione primaria della Chiesa è quella di essere segno di comunione nel mondo.

Il Cardinale, durante l’omelia, dopo aver ripercorso la storia della chiesa dentro le mura di San Pietro, in cui ha evidenziato come questa chiesa ‘bella’ e ‘solenne’, segni un valore identitario, aggregativo e rappresentativo di una comunità che, seppur povera, ha voluto che il progetto e gli ornamenti fossero maestosi. Il campanile della Chiesa di San Pietro, ha ricordato l’Arcivescovo, è stato pensato per essere visibile da lontano, come punto di riferimento e di orientamento per una comunità in cui le campane trasmettevano quotidianamente messaggi di festa, di lutto e persino di avvertimento di pericolo.

Uno dei passaggi più salienti dell’omelia ha visto il cardinale rileggere la riapertura della quarta chiesa capoluogo di San Pietro come una vittoria sul terremoto e una conquista di civiltà spirituale, estetica, culturale e sociale.

Il restauro di questa chiesa, come di tante opere storico-artistiche della nostra Città, segnata dalla tragedia di tre terremoti in pochi anni di distanza l’uno dall’altro, ha richiesto l’impegno non solo di numerose risorse economiche da parte dello Stato, ma anche di molteplici competenze, che nell’analisi del restauro di San Pietro entro le murasono stati definiti dal cardinale Petrocchi un ‘Gruppo Noi Integrato’, composto da funzionari, tecnici e operai, che hanno dimostrato come sia possibile lavorare in un ‘insieme coordinato’, in cui la sfida era anche coordinare, e in questo caso con successo, numerose competenze istituzionali, architettoniche, ingegneristiche, artistiche, storiche, culturali, ecclesiastiche e civili.

In questo contesto di festa, che ha visto la presenza di un gruppo di sacerdoti concelebranti della canonica urbana, tra cui il parroco della quarta chiesa madre di San Pietro, don Francesco Leone e il cancelliere arcivescovile, il can. Sergio Maggionierano presenti alcune associazioni e confraternite tra cui l’arciconfraternita dell’Addolorata, il gruppo ‘Sbandieratori dell’Aquila’ e il CISOM.

Erano presenti anche numerose autorità tra cui Emanuele Imprudentevicepresidente del consiglio regionale dell’Abruzzo, il consigliere del comune dell’Aquila, Roberto Tinariil segretario regionale per l’Abruzzo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Matteo Pisiil vice prefetto dell’Aquila, Maria Cristina Di Giacomolarice. Antonio Di Stefanoattuale direttore dei lavori della Soprintendenza, che ha proseguito l’opera iniziata dall’architetto. Antonello Garofalo. Presente nella chiesa, tra i tanti parrocchiani di S. Pietro entro le murapersino l’architetto. Robert Di Paoladell’Aquila, già dirigente regionale dei Beni Culturali dell’Abruzzo.

Al termine della celebrazione, prima della concessione e degli interventi istituzionali, il parroco di San Pietro dentro le muraDon Francesco Leone, ha espresso la sua sincera gratitudine al Cardinale Arcivescovo per la sua vicinanza e il suo impegno nel portare a termine i lavori di restauro di questa chiesa del IV Capitolo, e dopo aver ringraziato la Soprintendenza per il lavoro svolto, si è rivolto ai fedeli della sua parrocchia affinché possano continuare a vivere pienamente il loro essere comunità cristiana.

Infatti, con la riapertura della Chiesa di San Pietro, una comunità cristiana insieme al suo parroco, trova un luogo identitario in cui ritrovarsi e una ferita aperta dal terremoto del 2009 può ora cominciare a rimarginarsi, a donare spazio alla rinascita di una Città fatta non solo di chiese, piazze, case, strade e luoghi di cultura, ma anche di un ‘popolo’ assetato di normalità.



ETICHETTE

card. Giuseppe Petrocchi Church of L’Aquila top vatican_news


 
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