by Nicola D’Adamo
VASTO – Martedì scorso aziende, istituzioni e sindacati si sono incontrati a Pescara per discutere di “Futuro&Lavoro, politiche attive e nuove competenze per l’occupazione”. L’interessante incontro, organizzato da Confindustria Abruzzo Piccola Industria e Adecco, merita una nota di riflessione perché, come si diceva una volta, macchine e tecnologie avanzate si possono acquisire facilmente, ma poi «sono gli uomini a fare la differenza!».
Alla base del dibattito di Pescara sono i risultati di un’indagine condotta nel 2024 tra 251 aziende abruzzesi sulle figure professionali attuali e quelle necessarie per il futuro. Il suo confronto con un’analoga indagine del 2022 dà un’idea precisa dei cambiamenti in atto nel mondo del lavoro. L’approfondimento di Adecco è contenuto nel Rapporto di 27 pagine ed è disponibile sul sito di Confindustria. (Link https://confindustriaabruzzoma.it/organizza-notizie/117-organizza/16901-comunicato-stampa , pdf tra gli allegati)
Tutti dati interessanti. Un dato rassicurante è l’incremento dell’occupazione nelle imprese intervistate con una media del 3,65% nei prossimi mesi, con una punta per le PMI sotto i 50 addetti pari ad un incremento del 10,06% e, con i riferimenti ai settori produttivi, un +7,76 % per il settore dei Servizi. Ma l’indagine offre molti dettagli. Ad esempio, nella tabella “Manifatturiero – Riepilogo – Analisi consuntiva per macro settori” troviamo questo elenco di profili ordinati sulla base dei dati forniti dalle aziende.
Competenze più complesse: Orientamento ai risultati; Risoluzione dei problemi; Pianificazione/organizzazione.
Profili da assumere: Ingegneria / Ricerca e Sviluppo / Laboratorio; Magazzino / Logistica / Trasporti; Personale specializzato nel settore metalmeccanico/elettrico/elettronico
Profili con difficoltà di reperimento: Ingegneria / Ricerca e Sviluppo / Laboratorio; Personale specializzato nel settore metalmeccanico/elettrico/elettronico; Personale specializzato nella lavorazione alimentare/del legno/tessile/della pelle/del cuoio.
Profili del futuro: Ingegneria/Ricerca e Sviluppo/Laboratorio; Personale specializzato nel settore metalmeccanico/elettrico/elettronico; Manutenzione/Riparazione.
La classifica di questi profili è diversa da quella emersa nel 2022 e riportata nell’indagine. Per ulteriori informazioni gli interessati possono fare riferimento al documento completo disponibile nel sito sopra indicato.
Resta il fatto che da un lato i giovani e chi è già occupato hanno bisogno di aggiornarsi costantemente e sapere quali sono le nuove professioni emergenti; dall’altro le aziende che oggi non riescono a trovare personale adeguato anche per i ruoli tradizionali.
L’indagine Adecco è utile alle aziende che organizzano la propria forza lavoro in base ai trend, adattandola ai rapidi cambiamenti in atto in tutti i settori economici, anche nel nostro Abruzzo. E offre dati utili al sindacato per capire quali cifre verranno richieste in futuro. Lo studio è necessario affinché la Regione – che ha competenza sulla Formazione Professionale – individui le tipologie di corsi da offrire sia nei propri centri che in quelli convenzionati. La formazione è un investimento nel capitale umano. I dati, inoltre, potranno essere utilizzati dal Dipartimento del Lavoro e dal CRAM (Cittadini abruzzesi nel mondo) per analizzare la crescente fuga di cervelli all’estero (registrati nell’Anagrafe Aire degli Italiani Residenti all’Estero, 179mila abruzzesi nel 2016, 206mila nel 2023) ).
L’indagine è utile all’Ufficio Scolastico Regionale dell’Aquila per la scelta dei corsi da tenere nei suoi Istituti Professionali Statali (riformati circa dieci anni fa) e negli altri istituti tecnici. Ed è anche un valido strumento per i nostri Atenei per arricchire il ventaglio dell’offerta formativa sulla base delle “competenze complesse” emerse dall’indagine. Infine, è molto utile per studenti e famiglie come “orientamento” qualora vogliano individuare un percorso formativo di loro gradimento, ma che allo stesso tempo offra una sicura opportunità lavorativa.
Bisogna dare atto che Confindustria in Abruzzo, come in tutta Italia, ha sempre le “antenne alzate” e organizza centinaia di convegni, seminari, dibattiti, incontri su come si muove l’economia e sugli scenari futuri.
«Il Centro Studi Confindustria (CSC) analizza e interpreta le tendenze economiche e aziendali per anticipare le dinamiche future e individuare le politiche macroeconomiche nazionali ed europee idonee a garantire una crescita sostenibile del Paese e del sistema produttivo», si legge sul sito nazionale.
Obiettivo del dibattito di Confindustria Abruzzo è stato quello di analizzare le criticità del mondo del lavoro e il mismatch tra domanda e offerta sulla base di dati oggettivi; e infine individuare insieme percorsi condivisi su cui investire. Ci auguriamo che questo spirito venga recepito anche dalle istituzioni e dalla politica. Per il bene dell’Abruzzo e del Paese.
