Jasmine Paolini, prima vittoria a Wimbledon – .

Jasmine Paolini, prima vittoria a Wimbledon – .
Jasmine Paolini, prima vittoria a Wimbledon – .

[7] J.Paolini b. S. Sorribes Tormo 7-5 6-3

A 28 anni Jasmine Paolini si presenta a Wimbledon con uno stato completamente nuovo. L’anno scorso qui a Londra non era tra le teste di serie (numero 44 del ranking) e si trovava alle spalle di Cocciaretto nella competizione virtuale per il record italiano. A questi Campionati, però, è testa di serie numero 7, indiscutibilmente numero 1 in Italia e recente finalista al Roland Garros.

Tutti questi risultati dimostrano quanto Paolini sia cresciuto nelle prestazioni, ma insieme alle prestazioni sono cresciute anche le aspettative. Alla sua quarta partecipazione al tabellone principale di Wimbledon, Jasmine è ancora alla ricerca della sua prima vittoria. Nel 2021 aveva perso al primo turno contro Andrea Petkovic, mentre nel 2022 e 2023 aveva debuttato sempre contro Petra Kvitova. Non il miglior pareggio per i prati inglesi, anche se in entrambi i match Jasmine aveva vinto almeno un set.

L’avversaria del 2024 è Sara Sorribes Tormo, non certo una specialista dell’erba, ma comunque una giocatrice che quando è in forma difende strenuamente e raramente concede punti. Ricordo una partita molto dura di Sorribes Tormo a Wimbledon nel 2021 contro Angelique Kerber, durata 3 ore e 20 minuti e terminata 7-5, 5-7, 6-4 per Kerber.

Primo set: Paolini parte in salita ma prevale sulla distanza

Paolini comprensibilmente sussulta un po’ teso: regala il primo punto con un doppio fallo, poi quando la partita inizia davvero un paio di slice mal gestiti da Sorribes le costano subito il break. Ma Jasmine recupera l’handicap di partenza nel quarto gioco, quando la situazione ambientale cambia: un vento laterale capricciosocon raffiche improvvise che impongono rapidi aggiustamenti sulle traiettorie. Paolini si adatta con grande efficacia, comanda il gioco e accorcia le distanze: prima 2-2 e poi 3-2.

Da questo momento il vento tornerà a riemergere per tutta la partita inter, non forte, ma comunque insidioso perché incostante. Paolini inizia a gestire con più sicurezza i cambi di ritmo di Sorribes (slice alternati a topspin), ma soprattutto è brava a misurare l’aggressività: quando la traiettoria dell’avversario lo consente, spinge e cerca di chiudere il punto, ma se la palla è insidiosa, accetta di giocare soluzioni interlocutorie, di manovra.

Un secondo break le permette di risalire 5-3 e servire. Jasmine ora sembra in controllo, ma Sara poi prova a lavorare di più sulla verticale: qualche passaggio a rete, una risposta dropshot, le permettono di ottenere il gol controbreak e allungare il set.

Sul 5-5 un nastro salva Paolini da un nuovo break, ma sarebbe ingeneroso non sottolineare che spesso è lui a prevalere grazie ad accelerazioni notevoli. E poiché anche Sorribes è salito di livello, l’intera partita è ora di qualità superiore. Ma dall’equilibrio è Paolini a emergere: pausa del 7-5 grazie ad un ultimo scambio concluso a rete, dopo una lunga fase di studio in cui Sorribes ha testato la stabilità del rovescio di Jasmine. Cinquantacinque minuti di gioco.

Secondo set in lacrime

La Sorribes non ha intenzione di mollare: in avvio di secondo set, con Paolini al servizio, entra in modalità “muro” e conquista tre break point consecutivi. Ma Jasmine mostra come reagisce una Top 10: non commette più errori e riesce a rimontare, mantenendo il servizio. E sullo slancio riesce a trovare il break per il 2-0.

È una fase di partita in cui Paolini sfiora la perfezione: con un parziale di dodici punti a tre raddoppia il break e vendita 4-0Si tratta di partite in cui Paolini semplicemente tira più forte, commette pochissimi errori da fondocampo ed è impeccabile a rete.

Lo farebbe contro tante giocatrici, ma Sara è una “dura”: continua a tenere duro, aspettando che Paolini scenda un po’ di livello. È così che recupera un primo break: 4-1.

Poco prima del traguardo Jasmine ha iniziato a fare troppi errori, e con un avversario così si pagano le conseguenze. In pochi minuti svanisce anche il secondo break di vantaggio: 4-3 e servizio di Sorribes. Quasi tutto deve essere rifatto; quasiperché Jasmine si rimette subito in carreggiata. Con un altro parziale favorevole (stavolta otto a uno) conquista un nuovo break e tiene la finale a reti inviolate: 6-3 Paolini in 42 minuti di gioco (97 totali).

Al quarto tentativo Paolini conquista così il prima vittoria a WImbledon. Dopotutto, per una giocatrice da Top 10 come lei, lo zero nei successi ai Championships cominciava a essere fuori luogo. Adesso dobbiamo vederla messa alla prova contro avversarie che propongono un tennis diverso. Nel prossimo turno, infatti, l’aspetta Grete Minnen, la giocatrice più aggressiva ma anche più fallosa di Sorribes.

 
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