MESSINA. Quanto è grave la crisi idrica che attanaglia la Sicilia? Molto. E Più a lungo va avanti, peggio diventa. Ora c’è pochissima acqua ovunque sull’isola, con valori addirittura inferiori alla devastante siccità del 2002: da un anno non piove abbastanza per ricostituire le riserve idriche, gli indicatori segnalano una siccità estrema ovunque e le previsioni non sono incoraggianti.
Secondo il Sias, il servizio di informazione agrometeorologica siciliano, le piogge di giugno non hanno fornito alla Sicilia un apporto idrico significativopoiché quasi ovunque l’acqua riusciva a bagnare solo lo strato superficiale del terreno, dal quale evaporava rapidamente. La media regionale delle precipitazioni mensili in Sicilia era di soli 8 mm circa, addirittura inferiore alla norma del periodo 2003-2022 che è di circa 11 mm.
Cosa significa questo in concreto? Che a fine giugno la precipitazione accumulata in Sicilia negli ultimi 12 mesi, con una media regionale di 414 mm, è scesa allo stesso livello registrato durante la grande siccità del 2002, quando nello stesso periodo l’accumulo medio regionale era stato di 413 mm, con deficit che superano il 60% a livello annuale.
Per Messinache soffre anche di gravi problemi strutturali, la situazione appare ancora più complicato che altrove: secondo Sias, “preoccupano i deficit in valore assoluto, che restano a livelli estremi e apparentemente improbabili proprio in aree, come il settore orientale dell’Etna, dove i corpi idrici sotterranei sono fondamentali per l’approvvigionamento idrico”. Proprio le falde acquifere che alimentano l’acquedotto di Fiumefreddo, principale fonte idrica della città.