«Sento che morirò a 95 anni ma non ho paura. Sono solo da 30 anni. Il mio bambino? Ho ripreso subito a lavorare grazie a mio marito”

«Sento che morirò a 95 anni ma non ho paura. Sono solo da 30 anni. Il mio bambino? Ho ripreso subito a lavorare grazie a mio marito”
«Sento che morirò a 95 anni ma non ho paura. Sono solo da 30 anni. Il mio bambino? Ho ripreso subito a lavorare grazie a mio marito”

Ornella Vanoni non si sente una signora ma una donna che «si è impegnata a invecchiare ridendo e con gli anni mi sono anche quasi liberata dalla tristezza che mi era rimasta attaccata. Quello che hai visto in Fazio è la mia natura divertente e infantile, il vero me”. Lo ha detto al settimanale Oggi. Le sue parole non sono parole da “diva”. «Non mi sento una star o qualcosa del genere, parole che non sopporto. Sono una persona che canta e recita, ci sono già troppe persone che non sanno fare niente e si definiscono “star”, per carità”. Quello che le piace, e Fabio Fazio lo dimostra in ogni puntata essendo diventata ospite fissa del programma, è che ha potuto arrivare a 90 anni e riuscire ad esprimersi senza paura di sbagliare. Un incredibile senso di libertà. «Mi ci è voluta una vita per arrivare ad essere me stessa. Portiamo tutti la maschera, io l’ho tolta, è liberatorio – continua a raccontare al settimanale diretto da Carlo Verdelli – Attenzione però, ci devono essere dei filtri se servono, è una questione di grazia e di educazione”.

La morte

Adesso che il programma di Fabio Fazio è andato in vacanza Ornella Vanoni si annoia. “Se smetto di lavorare muoio, non posso, devo sempre avere un progetto”. E infatti ha in programma un tour e dopo le vacanze estive registrerà anche un nuovo album. In televisione smette di parlare del suo funerale. Su Oggi svela un sentimento su di lui: «Secondo me morirò a 95 anni. E non ho paura».

Gli amori

Parla con Cristina Rogledi dei suoi amori. Ma lei con un avvertimento: «Pare che fossi una di lei a regalarlo come un frisbee, non è stato così. Ho avuto grandi amori e avventure, come tutti gli altri”. Fare l’elenco sarebbe lungo e già ripetuto. La verità è che «Sono ormai solo da quasi 30 anni, la mia ultima relazione mi ha amareggiato profondamente. Era un uomo inadatto, aveva un complesso nei miei confronti ma per tre anni mi sono detto che sarebbe cambiato, era colpa mia. Vorrei non averlo mai incontrato, è stata una delusione umana, peggiore di qualcuno che ti tradisce.

Figlio

Tra le poche cose che non ha potuto fare c’era quella di avere una famiglia al suo fianco: «Mi dispiace tantissimo, ne soffro ancora. La sera sono quasi sempre sola con il mio amore, la mia barboncino Ondina e qualche volta mi rattristo. Avrei voluto dare un fratello anche a mio figlio Cristiano perché soffrivo di essere figlio unico. Invece l’uomo giusto non è arrivato”. E quando le viene chiesto cosa fosse mamma Ornella Vanoni, lei si rattrista. «È stato bellissimo essere incinta: l’unico momento della mia vita in cui non mi sono sentita sola. Ho partorito e ho pianto per tre ore tra felicità e rimpianti. Volevo godermi la maternità ma mio marito ha detto che dovevo tornare subito al lavoro altrimenti avrebbe fallito, e volevo aiutarlo. Il risultato è che è fallita comunque, non mi ha pagato e ho dovuto rimboccarmi le maniche. Da allora non mi sono più fermato e il mio lavoro prevedeva che uscissi la sera, viaggiando per il mondo. Mio figlio lo vedevo spesso ma è cresciuto a Santa Margherita con i miei genitori, suo padre non si prendeva cura di lui e non avevo voglia di lasciarlo con una tata. Ha detto le sue paroline ma io non l’ho capito, ma mia madre lo ha fatto ed è stato doloroso. Ma posso dire che ho fatto tutto quello che potevo per mio figlio e per tutta la famiglia. A nessuno è mancato nulla. Quando Cristiano è cresciuto ha capito e mi ha ringraziato. La mia gioia più grande sono mio figlio e i miei due nipoti, li amo”.

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