Vasco Rossi si scaglia contro il leader della Lega Matteo Salvini. Uno dei suoi più grandi successi diventa un altro tormentone.
Non ci vuole molto per essere VascoIl rocker di Zocca fa i conti con la fama: il suo successo è ormai così forte e continuo da ipnotizzare generazioni con il suo rock audace e profondo. Una cresta dell’onda che non si è mai placata dagli anni Novanta: Vasco è intramontabile perché è difficile da collocare.
Il fatto di non aver mai avuto classificazioni o “maestri” di sorta – nemmeno a livello produttivo – lo rende ancora più unico nel suo genere. Se da giovane era ribelle, oggi rimane sfrontato. L’età è diversa, così come la maturità. Tale per lasciargli un po’ più di libertà. Eccolo dal palco del concerto a San Siro, mentre incita Melonicon gli applausi dei tifosi, mentre dalla diretta Salvini se la prende con il Nord. In particolare con la Lega.
Vasco Rossi vs. Salvini
Salvini non la prende benissimo, ma Vasco non perdona. Allora la celebre canzone “Basta poco” diventa “Basta poco per essere come Salvini, per essere ignoranti come lui”. La prima frase, che il Kom aveva detto sottovoce, era “Basta poco per essere intolleranti come Salvini”Il riferimento era anche e non solo alla passata politica di sbarchi falliti e porti chiusi.
Adesso il leader della Lega è ministro delle Infrastrutture, ma Vasco non ha dimenticato certi diktat. Basta poco, infatti, per ricordarlo e rispedirlo al mittente. I risultati si sono visti. Il rocker di Zocca ha ricevuto grida e applausi da ogni parte. Nessuna risposta ufficiale al momento da parte di Matteo Salvini.
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Il precedente di Pino Daniele
Chi aspetta prima di rendere il favore mediatico – per così dire – all’artista. Il leader della Lega è molto affezionato alle canzoni del cantautore di Zocca, chissà come avrà preso questo sfogo pubblico. Non è il primo, Vasco Rossi, a scagliarsi contro la Lega Nord. In principio fu Pino Daniele nella celebre canzone: “O Scarrafone”: “Questa Lega è una vergogna, noi crediamo alla cicogna e torniamo dalla mamma”. Vasco Rossi arrivò secondo, ma l’eco delle sue parole è comunque importante. Almeno potente come un assolo.
