“Gestione temporanea”. Tajani convoca l’ambasciatore russo – .

“Gestione temporanea”. Tajani convoca l’ambasciatore russo – .
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Diventa inevitabilmente a caso diplomatico La decisione di Mosca di farlo nazionalizzare i rami russi di quello italiano Ariston e tedesco Bosch. L’annuncio è arrivato venerdì, quando Vladimir Putin ha firmato un decreto per la “cessione temporanea” delle controllate delle due società alla russa Gazprom Domestic Systems, la società del gruppo statale Gazprom che produce elettrodomestici. Sabato il ministro degli Esteri Antonio Tajaniche aveva subito fatto sapere di aver “attivato la nostra Ambasciata e parlato con i vertici dell’azienda italiana”, ha dato mandato al Segretario Generale della Farnesina di convocare l’ambasciatore russo per chiarimenti.

Il decreto di Putin, pubblicato sul portale ufficiale delle informazioni legali, riguarda Ariston Thermo Rus, controllata da Ariston Holding, e BSH Household Appliances, controllata da BSH Hausgerate GmbH. Dall’inizio della guerra in Ucraina la Russia l’ha posta sotto “gestione”. temporaneo” le attività di una manciata di aziende occidentali, giustificando queste mosse ritorsione per le azioni di altri paesi contro le società russe, colpite da sanzioni.

L’anno scorso Putin ha firmato un altro decreto per il trasferimento temporaneo della gestione delle filiali russe Danone e di Carlsberg all’Agenzia federale per la gestione immobiliare, Rosimushchestvo. La misura è stata adottata dopo che le società francesi e danesi avevano annunciato l’intenzione di uscire dal mercato russo. 98,56% delle azioni del birrificio russo Baltica, appartenente a Carlsberg, e decine di migliaia di azioni appartenenti a Danone erano state poste sotto il controllo dell’Agenzia. Nel caso di Ariston e Bosch, invece, la gestione viene trasferita, sempre “temporaneamente”, a un altro gruppo industriale, seppur controllato dal governo.

 
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