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Assegno di inclusione, integrazioni di giugno sì ma solo parziali [IMMAGINI] – .

Assegno di inclusione, integrazioni di giugno sì ma solo parziali [IMMAGINI] – .
Assegno di inclusione, integrazioni di giugno sì ma solo parziali [IMMAGINI] – .

La ricarica è finalmente arrivataIndennità di inclusione di giugno. Poste Italiane è riuscita a sbloccare i pagamenti e la mattina di venerdì 28 giugno, con un giorno di ritardo rispetto a quanto promesso dall’Inps, ha caricato le carte di coloro che avevano completato la lavorazione nei giorni precedenti.

Il pagamento dell’Assegno di Inclusione è mensile ed è dovuto ai nuclei familiari con un ISEE inferiore a 9.360 euro in cui siano presenti soggetti disabili, over 60, minori o svantaggiati. Queste famiglie hanno diritto al pagamento a patto che rispettino i requisiti. Pagamento che a giugno, come detto, ha richiesto più tempo del solito. Soprattutto perché, all’inizio, sembrava che il supplemento potesse arrivare addirittura in anticipo.

Indennità di inclusione, pagamento di giugno

Sono arrivate le prime ricariche sulla tessera di inclusione dei beneficiari nel mattina di venerdì 28 giugno. Tardi, dal Messaggio INPS n. 835 del 26 febbraio annunciato il pagamento per giovedì 27. La conferma arriva direttamente dai destinatari interessati dal pagamento:

L’INPS non c’entra nulla con i ritardi: l’Istituto, infatti, ha erogato le somme in tempo. Anzi, come detto, all’inizio sembrava che la riscossione potesse addirittura arrivare presto Mercoledì 26 giugno. Questo perché sui Fascicoli di previdenza sociale dei percettori appariva precisamente il 26 giugno come data di disposizione dell’accreditamento. Questa mossa dell’Istituto ha quindi tratto in inganno le famiglie beneficiarie, che hanno dovuto invece attendere il 28 per ricevere la somma dovuta. E alcune ancora non ce l’hanno.

Ancora oggi una parte delle famiglie beneficiarie possiede una carta di inclusione “secca”. Non è possibile fare una distinzione su base geografica, dato che si verificano sia ritardi che ricariche leopardo-maculatoL’auspicio è che entro il 28 giugno, o al massimo entro la mattina di sabato 29, Poste Italiane riesca a caricare le carte di tutti i beneficiari.

SMS di sospensione: cosa fare?

Alcune delle famiglie beneficiarie dell’AdI, tuttavia, incontreranno ritardi ancora maggiori. Nei giorni scorsi, infatti, l’INPS ha sorprendentemente inviato alcune SMS di sospensione che diceva: “la tua domanda è stata aggiornata allo stato ‘sospeso per verifica della posizione‘”.

Le motivazioni possono variare da caso a caso, pertanto per avere maggiori chiarimenti e comprendere le ragioni della decisione è meglio rivolgersi direttamente all’ente previdenzialePer farlo puoi utilizzare il contact center multicanale dell’INPS, il servizio INPS risponde, la chatbox con l’assistente virtuale oppure prenotare un appuntamento presso la sede più vicina.

 
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