È stata inaugurata questo pomeriggio all’ingresso dell’ospedale la panchina gialla dell’Endometriosis Day
Di Alessandra Pierini (foto Fabio Falcioni)
L’endometriosi è una malattia subdola, ha molti volti ed è molto difficile da diagnosticare nonostante colpisca molte donne. All’ospedale di Macerata il reparto di Ginecologia e Ostetricia diretto da Mauro Pelagalli è da anni un centro di riferimento per le cure, ma ora è nato un centro per l’endometriosi che è stato presentato oggi, nella giornata mondiale dedicata alla malattia. Anche una panchina gialla all’ingresso dell’ospedale ne segna la nascita.
Il primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia Mauro Pelagalli con il suo staff
Pelagalli ha spiegato l’iter che ha portato a questo ulteriore passo avanti dell’Assessorato: «In Italia esistono 106 associazioni di donne che lottano con l’endometriosi. Un patrimonio importante che ha garantito un’importante opera di divulgazione e sensibilizzazione riguardo alla malattia che, però, non ha corrisposto all’aumento degli operatori specializzati. Il paradosso che si è creato è che tutti ne parlano ma pochi se ne occupano. Ho portato la mia formazione e preparazione su questa malattia a Macerata. Abbiamo operato 5mila donne in 10 anni, di cui duemila negli ultimi cinque anni. In questo periodo l’equipe di medici che mi affianca ha maturato competenze sull’argomento e ora grazie a questo centro potremo offrire la nostra grande qualità con un approccio multidisciplinare e mirato anche ad una diagnosi precoce per intervenire tempestivamente”.
Pelagalli ha presentato anche il nuovo centro endometriosi dell’ospedale di Macerata
Il primario ha ringraziato il suo staff e la direzione sanitaria e poi ha lanciato una frecciata sulla questione del robot chirurgico, assegnato all’ospedale di Fermo: «Nella nostra sala operatoria non c’è nessun robot – ha detto – ma c’è tutto il resto, comprese attrezzature all’avanguardia. Nel nostro reparto siamo stati i secondi in Italia ad eseguire un intervento di asportazione di parti dell’intestino colpite da endometriosi senza tagliare. L’endometriosi ha molte facce, tra cui la psicologia e la nutrizione”.
Cristina Brunetti, guarita dall’endometriosi, ha dato la sua testimonianza
Cristina Brunetti, 51 anni, ha beneficiato della professionalità del reparto di Ginecologia di Macerata: «Stavo bene fino a 43 anni quando ho cominciato ad avere dolori all’anca a causa del ciclo. Dopo 4 anni di travaglio, ho capito grazie al dottor Pelagalli e alla sua équipe che si trattava di endometriosi del nervo sciatico. Ho provato la strada della terapia farmacologica ma il mio destino era su una sedia a rotelle. Pelagalli mi indirizzò in Svizzera dal professor Marc Giocaver, l’unico ad operare questo tipo di endometriosi. Ad oggi sono fortunato, ma nessuna donna merita quello che ho passato. Cercate di trovare i medici giusti perché non sono tutti uguali”.
L’intervento della ginecologa Francesca Orici
Stretta collaboratrice del primario Pelagalli è Francesca Orici: «Per questa malattia – ha detto – l’approccio multidisciplinare è fondamentale e noi siamo cresciuti in questo, dopo aver studiato approfonditamente la malattia. Una volta formati, formiamo anche gli altri. Lo abbiamo fatto nel 2022 con una conferenza con il professor Philippe Koninckx. Il 21 maggio ospiteremo un nuovo convegno su endometriosi e nutrizione”.
Nello staff fanno parte anche la ginecologa Valentina Paris, specializzata in ecografia di secondo livello e la dottoressa Francesca Panfoli che ha presentato una scheda dettagliata evidenziando le caratteristiche delle pazienti e i loro dati specifici.
Il direttore sanitario Daniela Corsi e il direttore generale dell’Ast Marco Ricci
Il direttore sanitario dell’Ast Macerata Daniela Corsi ha dato il benvenuto al nuovo centro: «In questo reparto abbiamo tantissima professionalità e grande entusiasmo. Anch’io soffrivo di endometriosi e non sono stata così fortunata, è una malattia debilitante che mi ha portato a fare un carico pesante di antidolorifici. La dirigenza è al vostro fianco”.
Erano presenti anche il direttore dell’Ast Marco Ricci e il consigliere regionale Filippo Saltamartini: «Investiremo in questo dipartimento che va valorizzato – ha detto – dobbiamo garantire sempre più la medicina di genere. Tra i tanti problemi che ha la sanità in Italia e in Europa, avere professionisti che si organizzano e affrontano le difficoltà nel campo della medicina che è un’arte applicata fa la differenza”.
L’intervento del consigliere regionale Filippo Saltamartini
Presenti all’inaugurazione il vicesindaco di Macerata Francesca D’Alessandro e l’assessore regionale Anna Menghi
Dottoressa Valentina Parigi
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