trama, cast, recensione del film stasera in TV – .

Ficarra e Picone, i due becchini di La stranezza

Se siete tra coloro che teorizzano il cinema o il teatro, stasera cambierete idea. Su Rai 1 tv di prima visione, cinema, teatro e letteratura si coniugano (palcoscenico…) al meglio La stranezza. Arriva il film di Roberto Andò, uscito nelle sale nel 2022 stasera in tv per la prima volta alle 21.30 su Rai 1.

Il trailer di “La Stranezza”

Un’ora e 43 minuti della realtà abitata (in stile Pirandello) da fantasmi che, invece di cercare, vengono inconsciamente ricercati dal loro autore. Trovato? Forse. La bellezza di La stranezza è che davvero, davanti a ogni sequenza, non lo sai se quello che vedi è “vero”. Oppure frutto della penna del suo protagonista Luigi Pirandello (1867-1936).


Toni Servillo (Pirandello) tra Ficarra e Picone

“La stranezza”: trama e cast del film stasera in anteprima tv

1920. L’ottantesimo compleanno di Giovanni Verga (padre del Verismo da cui l’opera di Pirandello è lontanissima: lo interpreta Renato Carpentieri), riporta Luigi Pirandello in Sicilia (Toni Servillo). A Girgenti, lo scrittore e drammaturgo scopre che la sua amata nutrice, Maria Stella (Aurora Quattrocchi), deceduto. Il grande autore decide di occuparsi personalmente del funerale e della sepoltura.

Incontrerà così due becchini – Sebastiano Vella (Tranne Ficarra) e Onofrio Principato (Valentino Picone) – che praticano il teatro amatoriale per diletto. Tuttavia, un disguido ritarda il funerale della donna. Pirandello osserva e studia le prove teatrali della compagnia Sebastiano e Onofrio. Tormentato da visioni spettraliricordi, strane apparizioni, la presenza/assenza di un’amata moglie ormai vittima di una malattia mentale inizia a creare la sua nuova opera…

Il vero ispiratore del film di Roberto Andò

Il regista/sceneggiatore siciliano (Il manoscritto del principe, Sotto falso nome, Le confessioni), un amante per tutta la vita di innesti cine-letterariha dichiarato che il film è “un regalo” di Leonardo Sciascia (1921-1989).

«Una mattina di tanti anni fa (vivevo ancora a Palermo), mi ritrovai in compagnia di Leonardo Sciascia. All’improvviso mi ha chiesto di fermare l’auto che stavo guidando. “Scusa, aspetta un attimo”, sussurrò. E si diresse verso uno piccola libreria. Passarono alcuni minuti e lo vidi tornare con un libro in mano che mi ha subito consegnato. Era una biografia di Luigi Pirandello curata da un grande studioso, Gaspare Giudice. “Questo è per te, l’ho ordinato qualche giorno fa. È critico, ed è la cosa più bella che ci sia.” Questo episodio della mia giovinezza è probabilmente l’origine del mio film La stranezza».

la stranezza

Nel film, anche Luigi Lo Cascio (primo da sinistra), Galatea Ranzi, Donatella Finocchiaro, Fausto Russo Alesi

Il protagonista della storia vera

Il film è ambientato nel 1920. L’opera che Pirandello sta cercando di scrivere sarà un pilastro della letteratura novecentesca e contemporanea (e non solo). Possiamo anche “metterla così”: La stranezza è il racconto di come l’autore scrisse, in stile pirandelliano, Sei personaggi in cerca d’autore. Forse il dramma più famoso, il primo della trilogia sul teatro nel teatro. Ciò che gli è valso, nel 1934, il Premio Nobel per la Letteratura.

L’autore siciliano, nel 1920, viveva a Roma ed era veramente in crisi personale. Là prima dell’opera che il film ricostruisce rispettare ciò che è realmente accaduto al Teatro Valle di Roma il 19 maggio 1921. Con il pubblico letteralmente diviso in due: detrattori e ammiratori hanno (quasi) trasformato il teatro romano in un anello. Si muovono teatralmente sul palco (provano un’altra opera dell’autore: Il gioco delle parti) che incontrano i Personaggi…

Due anni dopo, e nel 1923, Sei personaggi in cerca d’autore diventa la commedia italiana più famosa nel mondo, trasformando Pirandello inautore italiano più conosciuto a livello internazionale (a Hollywood reciterà Greta Garbo Come mi vuoi). Le sue “maschere” diventano l’emblema dell’Uomo Contemporaneo.

La notizia non riporta alcuna traccia dei due becchini…

il film sulle stranezze

Sì, quella è davvero una bara usata come tavolo da pranzo. E sono proprio Toni Servillo, Ficarra e Picone, insieme in La Stranezza. È il nuovo film di Roberto Andò: un film pirandelliano su Luigi Pirandello (Servillo) e la nascita di Sei personaggi in cerca d’autore. È al cinema: non perdetelo.

La recensione: cos’è “The Oddity”?

Qual è la “stranezza” del titolo? Non esiste una spiegazione chiara e definitiva. La parola viene pronunciata solo due volte nel film. Il primo è in una visione del infermiera defunta che appare allo scrittore. La seconda è pronunciata dallo stesso Pirandello mentre dialoga con Giovanni Verga (Renato Carpentieri): «Per ora scrivo solo fantasie… ho in mente una stranezza, è quasi diventata un’ossessione…».

Forse è il senso di inadeguatezza (nel primo caso). Forse creazione artistica (nel secondo), quasi fonte di imbarazzo nei confronti del regolare scorrere della vita quotidiana. Roberto Andò riesce a concentrarsi personaggi realmente esistiti, liberandoci dall’ossessione del realismo e dai film meramente “storici” o “custom”. Parla di morte, vita, fantasticherie, visioni e spiriti. Coglie la capacità di Pirandello di immergersi tra le persone più diverse e dissimili per coglierleessenza inquietante. E somiglianze, assonanze e unicità.

la stranezza

Dramma? Commedia? Pirandello

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Non un dramma, ma nemmeno una commedia, proprio come le opere del drammaturgo siciliano. Ridiamo, ci commuoviamo, riflettiamo. Pirandello-Servillo è un uomo serio ma non serio, i becchini sono una forza vitale nella vita e sulla scena. Fino alla prossima risata, al prossimo applauso o fischio. Fino alla fine…

 
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