“Abbiamo fatto la storia ma non vogliamo fermarci” – .

In un’intervista a RugbyPass il centro ritorna sulla voglia di vincere degli Azzurri in vista del futuro

Nacho Brex in campo contro la Scozia nel Sei Nazioni 2024 – ph. Sebastiano Pessina

Juan Ignacio Brex non è nella rosa dei candidati per il titolo di Miglior Giocatore del Sei Nazioni 2024, ma questo non toglie nulla ad un Torneo davvero stellare per il numero 13 in maglia azzurra, uno dei tre giocatori italiani ad aver giocato tutti i 400 minuti a disposizione.

Un giocatore che, dal suo esordio con l’Italia nel 2020, ha ricoperto un ruolo sempre più importante all’interno della squadra, al punto da diventare un elemento imprescindibile prima con Kieran Crowley e ora con Gonzalo Quesada.

Una centralità che non si vede solo in campo, ma anche fuori, dove il 31enne di Buenos Aires ricopre un ruolo importante per l’intero spogliatoio, come ha raccontato in un’intervista a Jamie Lyall di Rugby Pass: “[Dopo il pareggio in Francia] All’inizio è stato bello ricevere le congratulazioni dalla famiglia e dagli amici. Ma poi a un certo punto basta. Ho parlato con alcuni compagni e ho detto: ora basta, non voglio che la gente mi faccia i complimenti per il pareggio. Giochiamo per vincere e abbiamo perso una grande occasione. Non volevamo altri complimenti ed è stata una cosa in più che ha motivato la squadra”.

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“Abbiamo imparato dal passato. Dopo aver battuto Namibia e Uruguay nelle prime due partite del Mondiale, abbiamo ricevuto tanti applausi e complimenti: bravo, bravo, adesso devi battere Nuova Zelanda e Francia, ce la puoi fare, e bla bla bla. Abbiamo pensato: okay, possiamo provarci. Forse perché la gente ci incoraggiava, non siamo rimasti con i piedi per terra. E ci hanno ucciso. Questa è la verità. La Nuova Zelanda ci ha mostrato come giocare ai Mondiali e come giocare a rugby. La Francia lo stesso”.

“La squadra ha imparato da quell’esperienza, non vogliamo più quel tipo di paternalismo.”

Tutti sanno come è andata nelle settimane successive al pareggio del Lille contro la Francia. Eppure, dice Nacho Brex, è solo l’inizio.

“Dopo l’ultima partita ci siamo detti: non vogliamo fermarci qui. Abbiamo fatto la storia ma non ci basta. Sappiamo che sarà dura, per noi sarà sempre dura. Se perdiamo la prossima partita siamo fregati, ci distruggeranno. Se rimaniamo a questo livello, sarà sempre più difficile in futuro. Non possiamo concedere nulla alle altre squadre, dobbiamo continuare a migliorare”.

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