cosa cambia e prospettive future – .

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Dopo aver acquistato la Formula 1, gli americani di Liberty Media si sono assicurati anche la MotoGP con un’offerta da 4 miliardi e l’impegno a ripagare il debito. L’obiettivo è quello di fare della classe regina un prodotto con grandi prospettive di crescita commerciale come è avvenuto per la massima categoria delle quattro ruote. Un accordo annunciato da tempo da Carmelo Ezpeleta, manca solo l’ufficialità e poi sarà l’inizio di una nuova era.

La MotoGP ancora più globale

Come ricorda il quindici volte campione del mondo Giacomo Agostini, non è la prima volta che la F1 tenta di acquistare la MotoGP. Bernie Ecclestone ci aveva già provato quarant’anni fa. “Era convinto, ma pensava che quello non era il momento migliore, e che aspettando ancora un po’ avremmo pagato di meno. Io non ero d’accordo, ma ovviamente mi fidavo di lui, sicuramente era molto più esperto – racconta a ‘La Gazzetta dello Sport’ -. E invece ci hanno pensato altri. Peccato, avrei dovuto occuparmi della MotoGP“.

L’ingresso di Liberty Media fa uscire di scena il grande mecenate Ezpeleta, arrivato alla soglia dei 78 anni. “Ha fatto tanto per il motociclismo, è stato sempre vicino alle squadre, aiutava chi era in difficoltà, non era egoista – sottolinea Agostini –. Gli dobbiamo molto. Detto questo, l’operazione che si sta delineando è un passo avanti. Penso davvero che anche noi “poveri” delle due ruote avremo un grande vantaggio“. Lo spettacolo sulle due ruote non manca, ora è giunto il momento di rendere globale questo fenomeno, come accaduto con la F1 che oggi viene trasmessa anche in Papua Nuova Guinea, Vietnam, Africa, Cambogia e Nuova Zelanda.

Il futuro centro di gravità

L’americanizzazione della MotoGP ha già avuto un primo assaggio con l’arrivo dalla Nascar del team Trackhouse, voluto da Massimo Rivola dell’Aprilia e con Davide Brivio al timone, ma molto altro è destinato a succedere. Questo è prevedibile”.belle cose” e specialmente, “con un aspetto importante: ora si crea una posizione più forte, con qualsiasi interlocutore. Oltre agli spazi della F1 si possono mettere sul tavolo anche quelli della MotoGP“. Sicuramente cambierà la cornice dell’evento, come abbiamo visto Liberty è maestra in questo. “Vedremo attori, personaggi del jet set, campioni di altri sport. Liberty ha esperienza in questo, poi c’è Stefano Domenicali che è davvero molto bravo, è fantastico, sa sfruttare molto bene questo aspetto senza perdere di vista il fulcro, che è la gara, lo sport.“.

Cosa cambierà per Italia e Spagna, da sempre regine della MotoGP? Difficile dirlo, forse poco o niente nel breve periodo. Ma alla Liberty probabilmente non piacerà una classifica dominata dalle due nazioni sopra citate. Avere un autista inglese o americano sarà il primo obiettivo. “Ampliare gli orizzonti sarà un obiettivo – conclude Agostini -. Sì, credo che nel medio termine la rete si espanderà“.

 
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