La danza dei piloti è iniziata. Nico Hulkenberg lascia la Haas alla fine dell’anno per unirsi al Sauber, che diventerà Audi, nel 2026. Un tedesco su un’auto tedesca. Con contratto pluriennale. Adesso si tratterà di capire anche se Carlos Sainz, “licenziato” dalla Ferrari, salirà a bordo della squadra dei 4 anelli che ha grandi progetti per il futuro. Allo spagnolo sarebbe stata fatta un’offerta importante che la Red Bull, interessata a Sainz, ha detto di non poter eguagliare. Carlos, che vorrebbe definire il suo futuro in tempi ragionevoli e sfruttando la sua forma competitiva ottima fino a prima di Shanghai, sta anche cercando di capire se ha possibilità in Mercedes di sostituire Lewis Hamilton, che al suo posto prenderà la strada di Maranello nel 2025, per correre al fianco di George Russell. Anche se il boss, Toto Wolff, vorrebbe soprattutto quel posto occupato da Max Verstappen.
Intanto, uno dei primi pezzi di una scacchiera che sarà molto movimentata quella di fine anno (12 piloti in scadenza, Fernando Alonso ha rinnovato con l’Aston Martin), si è mossa. Hulkenberg, 36 anni, oltre 200 GP ma mai un podio, è tornato in F1 nel 2023 dopo averla lasciata nel 2019 lasciando l’allora Racing Points, ora Aston Martin. Chiamato dalla casa americana motorizzata Maranello ad affiancare Kevin Magnussen, Nico si è comportato bene e si conferma anche quest’anno: tre punti in 5 gare, è 13° in classifica. Alla Sauber/Audi, Hulkenberg ritrova il suo ex capo quando vinse a Le Mans nel 2015 con la Porsche: il tedesco Andreas Seidl, amministratore delegato della Sauber e della futura Audi, che commenta: “Siamo molto felici di accogliere Nico qui a Hinwil dal 2025 e competere con lui in Formula 1. Con la sua velocità, la sua esperienza e il suo impegno nel lavoro di squadra, sarà una parte importante della trasformazione del nostro team e del progetto F1 di Audi. Fin dall’inizio c’è stato un grande interesse reciproco nel costruire insieme qualcosa a lungo termine. Nico è una personalità forte e il suo contributo, a livello professionale e personale, ci aiuterà a fare progressi sia nello sviluppo della vettura che nella costruzione della squadra”.
È un po’ un ritorno a casa e in patria per Nico: “Torno nella squadra con cui ho lavorato nel 2013 e ho un bel ricordo del forte spirito di squadra in Svizzera. La prospettiva di competere per l’Audi è qualcosa di molto speciale. Quando un costruttore tedesco entra in Formula 1 con tale determinazione, è un’opportunità unica. Rappresentare il team ufficiale di un marchio automobilistico del genere con un motore prodotto in Germania è per me un grande onore”. Via alle danze.
