Pedro Acosta conferma le ottime prestazioni delle prime gare della stagione anche nel GP di Spagna con il 2° posto nella rocambolesca Sprint Race di Jerez, risollevando le sorti del suo sabato dopo una pessima qualifica nella quale aveva colto il decimo posto.
Pedro Acosta si è confermato nuovamente sul podio nel GP di Spagnasegnando il primo pezzo del fine settimana nella Jerez Sprint Race con a 2° posto ottenuto in una gara che sembrava più una partita di bowling viste le numerose cadute. Decimo tempo in qualifica per il pilota spagnoloche gli ha complicato la vita con una caduta all’inizio dell’ultima manche che non gli ha permesso di ottenere di più.
Dal nono giro in poi della Jerez Sprint Race si sono verificate numerose cadute e ai microfoni di Sky Sport MotoGP, Acosta ha parlato dell’umidità della pista in alcune curve: “Difficile dire qualcosa perché c’era un po’ di umidità nelle curve 5, 8 e 9. Nelle curve 8 e 9 si vedeva che c’era qualcosa perché il circuito era più piatto. Alla curva 5, che è un po’ in salita e c’era il sole, era difficile vedere le condizioni. Quando sono andato lungo dietro a Binder e poi Bastianini mi ha superato, ho rischiato di cadere a causa dell’umidità dell’asfalto”.
Alla domanda sulla possibilità di un podio nella Jerez Sprint Race se non ci fossero state tutte queste cadute e se fosse soddisfatto della prestazione, il n. 31 ha commentato così: “Certamente, Sono contento di come abbiamo gestito una brutta qualifica. Abbiamo fatto una buona partenza, un buon primo giro in cui ho superato Morbidelli e Di Giannantonio. Stiamo arrivandoè anche vero quello La Sprint Race non è la mia specialità perché con poco carburante mi manca un po’ di feeling rispetto ad avere il serbatoio pieno quando corriamo. Cercheremo di migliorare”.
Domani sarà un’altra gara in cui le condizioni meteorologiche e della pista saranno diverse: “Oggi c’era una situazione strana con una pista mista ma per noi la gara Sprint serve per fare esperienza in vista della gara della domenica perché Sono più abituato a correre gare normali con molto carburantecon una gomma più dura e un’impostazione più dura. Vediamo cosa possiamo fare domani“.
