GP Spagna, Bagnaia avvelenato dopo il contatto: “Non c’era spazio”

GP Spagna, Bagnaia avvelenato dopo il contatto: “Non c’era spazio”
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Nello Sprint è successo davvero di tutto MotoGP di Jerez de la Frontera. Tra le quindici cadute spicca il contatto che ha coinvolto Francesco Bagnaia. Il campione Ducati è caduto a causa dell’ingresso ottimista di Brad Binder.

Le dinamiche del contatto

Le condizioni certamente non perfette della pista dopo la pioggia caduta tra ieri sera e questa mattina hanno dato luogo ad uno Sprint a dir poco incerto. Nonostante le condizioni di pista asciutta, si sono verificati alcuni tratti bagnati che hanno alterato il risultato della prima gara del fine settimana. All’inizio del terzo giro Marco Bezzecchi ha tentato l’attacco alla prima frenata contro Francesco Bagnaia per la quarta posizione. Il pilota del Pertamina Enduro VR46 Racing Team è arrivato leggermente largo, concedendo così al suo amico/rivale il vantaggio di incrociarsi.

Proprio in quel momento all’interno dei due appare la KTM RC16 Brad Binder. Il pilota sudafricano aveva perso due posizioni nel giro di poche curve a scapito della coppia Gresini Racing. Binder era stato superato da Marc Márquez nel giro prima del “Angelo Nieto”, perdendo così il 2° posto virtuale. Il sudafricano ha tentato di ricambiare il favore allo spagnolo all’ultima curva. Binder però è arrivato largo, allargando anche la #93: Álex Márquez ne ha approfittato e ha superato entrambi. Binder, 4° sul traguardo, è stato superato da Bezzecchi e Bagnaia. Il #33 ha provato ad infilarsi all’interno dei due Ducatisti con una manovra a dir poco dubbia, ma che non ha visto alcuna penalizzazione da parte della Direzione Gara. A farne le spese nel contatto è stato proprio Bagnaia: il bicampione del mondo è finito nel ghiaione, ricevendo così uno “zero” pesantissimo in ottica iridata.

Il punto di vista di Binder: “Ho preso la traiettoria normale”

Nel corso di mischia media nel post gara, Brad Binder ha avuto l’opportunità di dare la sua versione dell’accaduto. Il sudafricano aveva perso aderenza in uscita dall’ultima curva dopo il tentativo di attacco a Marc Márquez, perdendo così due posizioni a favore di Bezzecchi e Bagnaia. Secondo quanto riferito ai media presenti, Binder pensava che entrambi i Ducatisti andassero lunghi, tentando quindi di incrociarsi su quella che ha definito la traiettoria normale.

Sono partito davvero bene grazie ad un rilascio della frizione eccezionale. Dopo il rettilineo senza curva 6 mi sono reso conto che c’erano molte più zone bagnate di quante ne avessi viste nel giro di formazione. Nei primi giri ho provato ad aumentare il ritmo. Dopo l’attacco a Marc Márquez ho perso aderenza, quindi le due Ducati mi hanno superato sia a destra che a sinistra. Pensavo che fossero andati entrambi a lungo, così L’ho attraversato seguendo la normale traiettoria che prendo ad ogni giro. La bici di Bagnaia è rimasta semplicemente in mezzo alla mia e a quella di Bezzecchi. Ho sentito un contatto, ma ho saputo della caduta solo dopo la gara.

L’altro campanello, Bagnaia: “Non si possono sorpassare due piloti sul cordolo”

Decisamente più seccato nella vicenda è Francesco Bagnaia, ancora una volta protagonista di un contatto dopo quello di Portimão con Marc Márquez. Inutile sottolineare che l’italiano è contrario alla versione del collega Binder, ammettendo che la pista di Jerez, per la sua conformazione, regala sempre gare più concitate.

In sette gare sono caduto due volte per contatto: non il migliore inizio di stagione, ma la ruota della fortuna girerà a nostro favore. Secondo me un pilota non può tentare di sorpassare altri due sul cordolo: non c’era lo spazio. La mia gara è finita all’inizio del 3° giro, ma prima della mia ci sono stati almeno altri tre/quattro contatti. Jerez è stretta e con molte curve lente: la disposizione della pista porta al maggior numero di contatti. Il sorpasso nello Sprint non è affatto calcolato: al massimo si arriva troppo lontano e ci si appoggia all’avversario. Questa è la strategia di molti ed è difficile da gestire.

Il terzo incomodo Bezzecchi: “Meglio se non mi esprimo”

La persona lesa coinvolta nel contatto, anche se con conseguenze decisamente minori rispetto allo stesso brand, è Marco Bezzecchi. Il 72 ha ricevuto una rotolata sulla schiena da Bagnaia, pochi istanti prima di finire a terra. “Bez” ha spiegato dettagliatamente quanto accaduto, senza poi commentare la mancata penalizzazione di Binder.

All’inizio non capivo bene cosa fosse successo: ho solo sentito un forte colpo sulla schiena. Binder era stato superato sia da me che da Bagnaia sul rettilineo dopo l’attacco a Márquez. Ho provato a superarli entrambi, riuscendoci anche se sono finito largo. Ero però convinto di poter chiudere il sorpasso perché, nonostante le traiettorie, possiamo uscire con la stessa velocità. Non voglio sbilanciarmi troppo su questi episodi: ogni volta che lo faccio mi rompe il culo. Meglio lasciarlo fare agli steward.

Valentino Aggio

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