Nati con lo scopo di regalare più spettacolo e movimentare il sabato della MotoGP, gli Sprint si stanno trasformando sempre più in corride e poco importa che fossimo in Spagna. A Jerez il primo turno premia Jorge Martin, bravo ma anche molto fortunato, penalizza Marc Marquez che sognava il primo trionfo stagionale e deprime Pecco Bagnaia, ancora una volta a terra senza colpe. Martin è entrato in una gara finale frenetica e piena di cadute, inclusa quella della Ducati di Marc Marquez mentre era in testa. Dietro di lui la Ktm GasGas di Pedro Acosta e la Yamaha di Fabio Quartararo, autore di una furibonda rimonta. Il sorriso del francese, però, è stato spento un’ora dopo la bandiera a scacchi dalla decisione della giuria: le sue gomme avevano la pressione sbagliata e con gli 8 secondi di penalità, è salito sul podio il veterano Dani Pedrosa su Ktm mentre Marquez dopo la caduta e lui è arrivato settimo e ancora in zona punti. Ancora un altro zero per Bagnaia, penalizzato al mattino dalla pista umida che lo ha relegato al settimo posto in griglia (come sarà anche oggi). Mentre era in lotta per una posizione a ridosso del podio è stato travolto da Brad Binder, in lotta con lo stesso Marquez. E si è infuriato: «La vena di Binder si è sicuramente chiusa quando Marc l’ha incastrata e l’ha spinta un po’ fuori. Ci ha provato una prima volta all’ultima curva rischiando di farci cadere entrambi, poi, non contento, si è buttato sul cordolo alla prima curva per superarmi e io e Bezzecchi siamo rimasti coinvolti. In certi frangenti lo Sprint porta i piloti a impazzire, semplicemente non aveva senso fare certi sorpassi azzardati nei primi giri”. Ma Marquez lo attacca a fine gara: «L’incidente tra Binder e Bagnaia? Nelle Sprint si gareggia sempre con il coltello tra i denti e se a Portimao non hanno inflitto penalità a Pecco non vedo perché dovesse succedere adesso”.
