©foto di Travaglioli/Ciamillo
In due mesi si è inserito perfettamente all’interno di un roster che aveva da subito l’ambizione di imporsi dietro le big. Missione compiuta, perché la vittoria di domenica contro la Generazione Vincente Napoli ha portato l’UNAHOTELS Reggio Emilia ad arrivare ai play-off con un turno d’anticipo. Il record di Reggio Emilia è di 16-13, un quinto posto faticosamente guadagnato ma che mostra subito l’inversione di tendenza rispetto alla scorsa stagione in cui la salvezza arrivò all’ultima giornata. Il classe 1991 ha saputo dare il proprio contributo senza pretendere il posto occupato dal giovane compagno di squadra Mouhamed Faye – per il quale ha speso parole mielate nella chiacchierata fatta per la rubrica “5 domande per…” -, ritagliandosi quindi un ruolo che ha permesso di aggiudicarsi il premio di miglior sesto uomo nel mese di aprile.
In queste quattro settimane la squadra reggiana ha registrato due vittorie e due sconfitte nelle quali Tarik Black ha raggiunto il suo massimo punti in carriera (15 contro l’Estra Pistoia) e ha pareggiato quello nei dati valutativi (22 contro l’Happy Casa Brindisi). Non c’è voluto molto per guadagnarsi la fiducia di un allenatore come Dimitris Priftis, perché il nativo di Memphis e l’allenatore hanno subito concordato la strada da seguire insieme: il centro americano sarebbe stato il valore aggiunto e una chioccia per i compagni più giovani. , mentre la guida tecnica del greco sarebbe servita a inserirlo velocemente nei meccanismi di una squadra dagli obiettivi ambiziosi. I numeri riportati da Black questo mese dimostrano come gli siano bastati pochi minuti per avere un impatto significativo sulla partita: 11,5 punti (72% da due e 52,6% dalla lunetta), 5,3 rimbalzi, 4,5 falli subiti e 13,8 valutazione in 17,5 minuti in media.
