«Svolta epocale» – .

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«Svolta epocale» – .

TREVISO – Il primi tre minibus elettricicon 35 posti a sedere, che correrà lungo il strade cittadine la sera e la notte. Il nuovo servizio rinominato Mamma+, oltre a quello ordinario, lavorerà su chiamata. Inizieremo con un esperimento nei giorni di venerdì e sabato. In questi, dal 14 giugno al 7 settembresarà possibile prenotare il vostro viaggio dalle 20:30 fino a mezzanotte, tra l’altro con una certa elasticità a fine servizio. Senza costi aggiuntivi. L’autobus di turno non costerà di più. Il prezzo del biglietto sarà quello indicato nel listino approvato lo scorso luglio (2 euro per il biglietto urbano). Verranno infatti assegnati al Comune di Treviso 1.000 biglietti da distribuire gratuitamente per favorire il lancio del nuovo sistema. E chi è abbonato potrà prenotare e poi salire a bordo normalmente.

Il punto di svolta

«Si tratta di una svolta epocale – sottolinea Andrea De Checchi, assessore alla Mobilità – pensata per rispondere alle esigenze dei residenti che potranno spostarsi senza utilizzare i propri mezzi anche dopo cena, dei lavoratori che finiscono il turno e dei turisti che saranno potersi godere la città e i quartieri con i mezzi pubblici la sera. Servizi come questo si possono riassumere in due aspetti fondamentali: mobilità più sostenibile e maggiore attrattività per la città”.

Fermate e quartieri

In questa prima fase la mamma metterà a disposizione l’autobus a guardia nelle ore serali e notturne 262 fermate su una superficie più ampia 15 chilometri quadrati del territorio comunale di Treviso. Alcuni quartieri per ora sono rimasti fuori: Fiera, Sant’Angelo, Canizzano, zona aeroporto, frazione Santa Maria del Rovere. Ma il primo obiettivo è partire con il piede giusto, garantendo un servizio senza intoppi. Sulla tessera sarà possibile ottenere il trasporto fino a 3mila passeggeri tra le 20:30 e mezzanotte. Come funzionerà? I cittadini potranno farlo Riserva il loro viaggio da 7 giorni fino a 30 minuti prima dell’imbarco. Ci sono due possibilità: tramite il nuova app Mamma+, che ti permetterà anche di seguire l’arrivo del bus, grazie al GPS, sulle mappe del tuo smartphone; oppure telefonando allo 0422.588611 (dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.15 e dalle 14.30 alle 18.30). Devi indicare la fermata di partenza, l’orario in cui vuoi prendere l’autobus e la fermata di arrivo. Poi ci penserà il “grande cervello” della mamma a mettere insieme le richieste, fornendo agli autisti, attraverso una sorta di navigatore aggiornato in tempo reale, sia l’itinerario più veloce che le fermate da servire. Al momento della richiesta la prenotazione sarà già confermata con un margine di 15 minuti in più o 15 minuti in meno rispetto all’orario indicato. E poi riceverai la conferma dell’ora esatta tramite SMS o sull’App. Il cuore pulsante del nuovo sistema risiede nella piattaforma informatica che dà vita ai percorsi. Quest’ultima è stata sviluppata da Via Transportation, colosso statunitense specializzato in soluzioni per la mobilità pubblica che ha stretto un accordo con Autoguidovie, la società privata che controlla il 30% di Mom. Il software è già stato testato in città come Crema e Pavia. Adesso è la volta del capoluogo marchigiano. L’investimento della mamma, compreso il finanziamento della Regione, è di circa 400mila euro. «Si parte con la sperimentazione a Treviso, ma non solo – sottolinea Giacomo Colladon, presidente di Mom – il 10 giugno partirà il servizio di picchetto anche a Villorba e poi a Vittorio Veneto». Ma in queste due città le cose saranno diverse: il servizio prenotato sarà operativo in giornata invece delle corse ordinarie negli orari meno frequentati, ovvero dalle 9.15 alle 12.15 e dalle 14.15 al termine del servizio. «Siamo orgogliosi di presentare il nuovo servizio sperimentale di picchetto che sarà attivo a Treviso, Villorba e Vittorio Veneto – apre la strada Stefano Marcon, presidente della Provincia, l’ente che detiene la maggioranza relativa di Mom – un servizio facilmente accessibile strumento, sviluppato con l’obiettivo di rispondere ancora meglio alle esigenze dei cittadini e, allo stesso tempo, ottimizzare i percorsi in un’ottica di sostenibilità e di riduzione dell’impatto sull’ambiente”.

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Il Gazzettino

 
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