Red Bull, Mintzlaff si scaglia contro Wolff: “Deve portare rispetto” – News

Red Bull, Mintzlaff si scaglia contro Wolff: “Deve portare rispetto” – News
Red Bull, Mintzlaff si scaglia contro Wolff: “Deve portare rispetto” – News

Mintzlaff e la lotta per il potere

Alla morte di Dietrisch Mateschitz, l’amministratore delegato Oliver Mintzlaff aveva preso il delegazioni sportive per il marchio Red Bull. Tra i suoi compiti c’era chiaramente anche la supervisione del progetto Formula 1, tra Red Bull e Racing Bulls. La lotta di potere interna, però, ha visto Mintzlaff uscire sconfitto – almeno per il momento – alla guida di quella ‘parte austriaca’ messa all’angolo dalla coppia Chalerm Yoovidhya e Christian Horner.

Non era infatti un mistero che Mintzlaff fosse tra i più decisi a rimuovere Horner dopo lo scandalo interno, nonché amico intimo di Helmut Marko. Tuttavia, una volta che il team principal è riuscito a restare in sella con il sostegno dei proprietari tailandesi, anche il futuro di Mintzlaff era stato messo in dubbio e da più parti si vocifera di una possibile promozione di Christian Horner a direttore generale. Al momento quest’ultimo scenario non si è verificato, ma in casa Red Bull le acque sono solo apparentemente calme.

Mintzlaff parla

Oliver Mintzlaff è uscito dai radar della Formula 1 dopo il fine settimana di Jeddah, quando si è precipitato nel paddock per risolvere la questione con Helmut Marko, che stava per essere accompagnato alla porta da Christian Horner, suscitando le ire di Max Verstappen.
L’amministratore delegato è tornato a parlare, in una lunga intervista concessa ai tedeschi dell’ Immagine. “Max ha un contratto pluriennale con noi e non ha mai detto di non volerlo rispettare“, ha spiegato Mintzlaff, rispondendo di petto alle domande sulla possibile partenza di Verstappen, aggiungendo: Non sono nemmeno lontanamente preoccupato che sta valutando un trasferimento. Le cose devono solo calmarsi, perché Max lo vuole ed è quello che vogliamo anche noi”.

L’amministratore delegato tedesco ha poi mostrato una certa insofferenza nei confronti delle manovre di riavvicinamento dell’ Totò Wolff al suo pilota: “Capisco la pressione a cui è sottoposto lui, così come le altre squadre perché inseguono da anni. Ma penso che debba concentrarsi sulle sue sfide, che sono già sufficienti. È una questione di rispetto, perché parla continuamente di personale di altre squadre e non è un comportamento consono”.
Mintzlaff ha poi concluso: “Non riesco a pensare ad un motivo per cui Max dovrebbe trasferirsi alla Mercedes. Vuole la macchina migliore e noi ce l’abbiamo. Vuole diventare campione e con noi ha le migliori possibilità. Il nostro è un grande marchio nel quale ti identifichi molto bene. Ci sono molte ragioni a favore della sua permanenza e nessuna contro”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Julian Alaphilippe crea un varco nel muro, non c’è battaglia nel girone – .
NEXT i Campioni del Mondo sfidano la Serbia. Gli Azzurri a disposizione di De Giorgi – .