«È un colpo devastante. Siamo 2-0 per loro dopo aver iniziato la finale in casa. Ma dobbiamo provare a resettare e dare il massimo a Trieste”. Il capitano di Cantù, Filippo Baldi Rossi, è a pezzi dopo gara 2. Una partita giocata meglio di gara 1, nella quale non sono mancati gli elementi che avevano riaperto anche la prima gara. Ma la grande costanza di Trieste ancora una volta ha fatto la differenza. «Forse – spiega il capitano – è mancata la lucidità nei 5′ finali. Nell’ultimo quarto abbiamo buttato tutto in campo, ma siamo stati condizionati dai quattro falli fischiati in un minuto: era chiaro che a quel punto si buttavano dentro cercando il contatto per andare in lunetta”.
Ancora una volta la difesa ci ha aiutato a recuperare: «Abbiamo proposto una difesa estrema su tutti, ruotando e cambiando su tutti i ruoli. È mancata un po’ di chiarezza ma, permettetemi, nessuno si è tirato indietro. Abbiamo dato tutto e quando siamo passati in vantaggio ci hanno spinto”.
Anche in gara-2 nel primo quarto è stato concesso molto: «Vero, ma il gap si è ricucito subito. Giochiamo contro una squadra che non perdona nulla e che sa sfruttare ogni centimetro che gli viene concesso. Diciamo che abbiamo avuto degli ottimi lampi, ma hanno una consistenza offensiva che, in questo momento, è assolutamente decisiva”.
Il clima è molto cupo: «Sono distrutto, perché come tutti ci tengo tanto. Abbiamo dimostrato che potevamo competere, ma loro erano un po’ più bravi di noi. Gli arbitri? Pensiamo a noi stessi e alla trasferta, mi sono permesso di difendere la squadra solo in alcuni momenti di tensione, ma senza arrivare all’allenatore”.
