Due vittorie in Germania, Montagner non smette di crescere – .

Nuova tappa della Coppa delle Nazioni junior. I precedenti avevano visto la Nazionale italiana faticare molto, soprattutto a causa delle cronometro. Se prendiamo questo dettaglio (e di conseguenza quello della classifica generale) il divario con gli altri resta. Qualcosa però è cambiato al Trofeo LVM Saarland: gli Azzurri tornano a casa con 4 vittorie di tappaequamente divisi tra Alessio Magagnotti e Andrea Montagner.

Prima tappa e successo immediato, chiudendo la fuga a 4 (foto
LVM Saarland)
Prima tappa e successo immediato, chiudendo la fuga a 4 (foto
LVM Saarland)

Se per il talentuoso rappresentante dell’Autozai Contri, al primo anno da junior, questi sono i primi anelli stranieri nella nuova categoria, Montagner mette da parte una doppietta che serve a tirare su il morale. Due vittorie per certi versi diverse tra loro, anche se entrambe mettono in risalto le caratteristiche principali del pilota friulano.

«La prima tappa con arrivo a Fuhrpach è stata una tappa molto nervosa – racconta il corridore di Borgo Molino – un continuo saliscendi con due salite nel tratto finale, uno proprio sotto il traguardo dove 4 di noi sono riusciti ad ottenere un vantaggio sul gruppo e io ho avuto vita facile vincendo la tappa. L’ultima tappa, invece, è stata un percorso saliscendi con una salita di 2 chilometri con tratti al 7%. C’è stato comunque un grande controllo da parte delle squadre che puntavano alla classifica quindi c’è stato uno sprint di gruppo dove abbiamo fatto benissimo, con me primo e Alessio terzo”.

La vittoria nella tappa finale davanti al gruppo compatto, prova delle doti sprint del friulano (foto
LVM Saarland)
La vittoria nella tappa finale davanti al gruppo compatto, prova delle doti sprint del friulano (foto
LVM Saarland)
Con quale strategia hai affrontato questa prova di tedesco?

Sapevamo di non essere tra le squadre favorite e quindi abbiamo cercato di anticipare le mosse delle squadre più forti attaccando sempre. Alla fine la tattica ha funzionato, il bottino è stato notevole vista anche la doppietta nella classifica a punti con Magagnotti primo ed io secondo.

Come ti sei trovato nel gruppo? Salvoldi è stato molto chiaro ad inizio stagione confidando anche in te, reduce dal titolo europeo nella staffetta, per formare il gruppo e presentare i nuovi…

Lo so e ho cercato di soddisfare anche le tue aspettative a questo riguardo. Devo dire che in Nazionale si è formato un bel gruppo, grazie anche ai tanti ritiri effettuati. Veniamo da squadre diverse e quando corriamo in Italia siamo tutti avversari, ma indossando la maglia della Nazionale facciamo fronte comune e lottiamo per l’interesse generale.

Oltre a Friulani e Magagnotti, in Italia figuravano Mellano, Consolidani, Agostinacchio e Nembrini (foto
LVM Saarland)
Oltre a Friulani e Magagnotti, in Italia figuravano Mellano, Consolidani, Agostinacchio e Nembrini (foto
LVM Saarland)
La prova tedesca ha fatto emergere te e Magagnotti come leader non solo della squadra ma della vostra generazione. Che differenze ci sono tra voi?

Potresti pensare che abbiamo le stesse caratteristiche, ma non è così. Alessio ha qualcosa in più in termini di velocità pura, è un vero velocista. Penso di essere più adatto alle gare di ritmoun vero maratoneta con una certa predilezione per le cronometro.

La cronometro in terra tedesca ha però confermato le difficoltà dell’intero movimento italiano…

Sapevamo che la cronometro sarebbe stata decisiva per la classifica e così è stato, almeno per noi in senso negativo. Non possiamo negare che ci sia una certa differenza di prestazione data dall’abitudine al gesto, in Italia ne affrontiamo poche. Personalmente vorrei fare di più, non abbiamo la stessa propensione dei nostri coetanei.

Montagner, pur essendo uno specialista delle cronometro, ha fatto il suo dovere nei confronti dei rivali stranieri (foto
LVM Saarland)
Montagner, pur essendo uno specialista delle cronometro, ha fatto il suo dovere nei confronti dei rivali stranieri (foto
LVM Saarland)
Tuttavia sei ancora campione d’Europa nella staffetta a squadre, cosa ha causato quella vittoria?

In un certo senso conferma quello che dico. Per preparare quella gara abbiamo svolto tanto lavoro specifico, concentrandoci sugli allenamenti un mese prima. Credo che se il calendario ci accoglierà offrendoci più gare contro il tempo, il divario sarà presto colmato.

Come è stata la tua stagione prima della trasferta tedesca?

Ho avuto tanti problemi fisici, ho saltato anche un paio di gare importanti e ho avuto anche un malore all’Eroica Juniores, infatti i risultati non erano all’altezza. Le sensazioni, però, erano piuttosto positive, in effetti A inizio maggio sono arrivati ​​due successi incoraggianti e da lì credo di essermi sbloccato.

Friulano con Magagnotti. Due corridori velocissimi ma diversi (foto
LVM Saarland)
Friulano con Magagnotti. Due corridori velocissimi ma diversi (foto
LVM Saarland)
Hai vinto il trofeo della Liberazione l’anno scorso, impressionando per la tua maturità nonostante fossi al primo anno. Cosa è cambiato da allora?

Penso di essere cresciuto molto, non solo fisicamente ma anche in termini di consapevolezza dei miei mezzi. Quest’anno ho capito tante cose, ora mi approccio diversamente alle gare, Guardo con più attenzione gli stessi avversari, pensando a come contrastarli e riuscire a far emergere le mie caratteristiche.

Preferisci le cronometro, sei bravo in salita, pensi di poter diventare un corridore a tappe?

Mai dire mai, ma per ora mi sento un ciclista per le prove di un giorno o per le singole tappe, non per le classifiche.

Il podio finale con la vittoria del belga Schoofs su Barry (USA) e sui norvegesi Orn-Kristoff (foto
LVM Saarland)
Il podio finale con la vittoria del belga Schoofs su Barry (USA) e sui norvegesi Orn-Kristoff (foto
LVM Saarland)
E adesso?

Adesso andiamo avanti con la 2 Giorni di Solighetto e poi i riflettori sono puntati sulle prove italiane dove voglio il titolo contro il cronometro. Vedremo più avanti, l’importante è continuare a lavorare duro per attirare l’attenzione delle squadre più grandi. Non mi dispiacerebbe affatto un’esperienza in un team devo…

 
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