Una doppia vittoria sul fronte francese e tedesco. Alexander Zverev ha finalmente sfatato il tabù della semifinale del Roland Garros spingendosi fino alla fase finale del torneo in questa edizione, dopo tre tentativi falliti.
Domenica a partire dalle 15 Sascha darà il massimo nella finale contro Carlos Alcaraz, nella quale partirà leggermente sfavorito soprattutto a causa delle numerose ore trascorse in campo rispetto al suo avversario.
Nel frattempo è arrivata presto una sorta di dichiarazione dal tribunale distrettuale di Tiergarten. Gli avvocati del giocatore di Amburgo hanno raggiunto un accordo extragiudiziale con l’ex fidanzata Brenda Patea, che ha accusato l’atleta di essere stato spinto contro un muro e soffocato con entrambe le mani nel maggio 2020 dopo un’accesa discussione.
Il patto, su richiesta del pubblico ministero, consentirà a Zverev di archiviare l’intero processo con il pagamento di una multa di 200mila euro (nell’ottobre 2023 era di 450mila euro).
La domanda in conferenza stampa
A processo praticamente finito, un giornalista ha provato a convincere il tennista tedesco a parlare dell’argomento con una domanda che però non è stata affatto apprezzata.
Questa è stata la piccante reazione di Zverev: “È chiuso e vado avanti. Sono innocente, altrimenti non sarebbe stato chiuso. Non voglio che nessuno me lo chieda ancora. Sono passati quattro anni. Credo fermamente nella giustizia tedesca.
La stampa è più interessata ai clic che alla verità” si è sfogato ai media.
