Luca Sito ha pagato le fatiche dei giorni successivi: correre i 400 metri per tre volte nell’arco di 48 ore si avvertì sul suo corpo un’autentica meraviglia Europei ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per ottenere grandi soddisfazioni nel prossimo futuro. Il 21enne, che sul giro di pista sembra davvero un predestinato, aveva nelle gambe la frazione nella gara mista 4×400 di venerdì (conclusasi con la conquista della medaglia d’argento), le manche della prova individuale (45.12 con fluidità), la semifinale di ieri sera si è chiusa con il record italiano (44.75).
Il giovane talento milanese però non si è tirato indietro nell’atto finale andato in scena sulla pista dello Stadio Olimpico di Roma e ha disputato una gara estremamente coraggiosa. L’azzurra è partita molto bene e si è portata al comando della corsaha superato i 200 in 21.26 e ha tenuto testa personalità fino ai 300 metri (passaggio in 32.33), ma sul rettilineo finale non c’era carburante a causa dei tanti impegni del fine settimana e chiuso alle ore quinto posto con il tempo di 45.04, che è però il secondo successo della sua ancora breve carriera. Mercoledì sera l’impegno con la staffetta genere alla ricerca di una nuova magia.
Il belga Alexander Doom ha vinto con un tempo sontuoso: 44.15, a otto centesimi di secondo dal record continentale stabilito dieci giorni fa dal britannico Hudson-Smith nella tappa della Diamond League disputata a Oslo. Il campione del mondo indoor ha vinto il primo titolo continentale della sua carriera a 27 anni. Dietro di lui si sono piazzati il britannico Charles Dobson (44.38, personale) e l’olandese Liemarvin Bonevacia (44.88), quarto il belga Jonathan Sacoor (44.98).
