“Marquez? Più bravo di me e dopo la Honda è andato alla Gresini” – .

“Marquez? Più bravo di me e dopo la Honda è andato alla Gresini” – .
“Marquez? Più bravo di me e dopo la Honda è andato alla Gresini” – .

Dall’inizio della stagione la Honda ha raccolto appena 19 puntidecisamente troppo poco per una casa di tale fama e nonostante la buona volontà dimostrata dal costruttore, i piloti hanno già dato segnali di insofferenza, Joan Mir in particolare. Forte di un titolo mondiale conquistato nel 2022 con la Suzuki, lo spagnolo non si aspettava certo un simile passo indietro firmando per un altro team ufficiale che, tra l’altro, aveva dominato fino a poco tempo fa.

Così, parlando del suo futuro sul sito Crashnet, ha ammesso di avere molti dubbi sulla permanenza nel 2025 in una squadra che, per ammissione dello stesso team manager Alberto Puig, non sa più quale strada prendere per provare a risalire al vertice.

Per ora non so dove voglio arrivare, sicuramente una volta che tutte le opzioni saranno sul tavolo avrò le idee più chiare – confidò – Ricordo che prima di venire qui avevo ricevuto tante offerte, ma ora è diverso. Dovrò aspettare che i pezzi più forti si sistemino. Quanto raccolto in passato non conta e oggi ci sono almeno quattro o cinque colleghi che hanno la priorità“.

Con una buona dose di realismo, il 26enne ha spiegato meglio il concetto tirando in ballo Marquez, cioè colui che con il team Ala Dorata ha scritto buona parte della storia della MotoGP contemporanea. “Quando se ne andò, nonostante il suo valore, che è più alto del mio, non è andato in un team ufficiale, ma alla Gresini. Ho parlato con lui in più occasioni e so come si è sentito nell’ultimo periodo difficile in HRC e come sta adesso. In questo modo mi è chiaro che ho due strade, o vai altrove, oppure accetti di restare in questa situazione“.

Cercare qualcuno disposto a ingaggiarlo, nonostante sia attualmente solo 18esimo nella classifica generale, sembra essere la strada più plausibile, anzi l’ipotesi di ritiro sulla scia di quanto fatto dal connazionale non è nemmeno concepibile Aleix Espargarò. “Non credo proprio che resterò a casa, magari questo pensiero mi verrà più tardi, ma non adesso. Generalmente, quando superiamo situazioni critiche e torniamo ad essere competitivi, la mentalità cambia. Quando ti rendi conto che sei dove meriti e dove le tue qualità sono apprezzate, potresti voler rimanere nello sport per molto tempo. Personalmente, ad oggi, Spero solo di uscire da questo periodo buio“, ha ribadito, mostrando un certo scetticismo sulla capacità della sua RC213V di tornare ad essere competitiva nel breve termine.

 
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