Non era mai successo prima nella storia. Che il Tour de France è partito dall’Italia. Sabato (29 giugno) rappresenterà uno di quei momenti che finiranno di diritto nel libro dei ricordi dello sport italiano. E Rimini avrà un capitolo speciale: visto che proprio sulla costa adriatica, su un lungomare allestito per l’occasione, verrà tagliato in alto il primo traguardo della Firenze-Rimini, Percorso di 206 km con 3.800 m di dislivello. Il ciclismo è gara, sudore, fatica, ma anche paesaggi, storie, paesi. Ecco perché l’operazione Tour va oltre la singola tappa: per Rimini, da sempre affamata di turismo, è soprattutto un’opportunità mediatica. Perché alla fine tutti si ricordano di Rimini, ma il duro lavoro è riportare la gente a queste latitudini in vacanza. Soprattutto in un mondo che viaggia sempre più veloce, con nuove mete turistiche e aerei che collegano ovunque ininterrottamente. Con 250 giornalisti accreditati e 200 paesi collegati in tv per la Riviera Romagnola c’è anche un obiettivo economico: impressionare, mostrando i paesaggi e le spiagge, qualche turista francese, olandese o tedesco. Sperando che decida di venire qui in futuro sotto l’ombrellone.
Tutti gli occhi sono puntati su Pogacar
Il lato sportivo sarà vissuto sulla strada. In un Tour che si preannuncia entusiasmante, soprattutto oggi che sembra nascere una nuova stella: tutti gli occhi sono puntati su Tadej Pogacarlo sloveno si presenta ai blocchi di partenza come vincitore del Giro d’Italia e ha tutte le carte in regola per puntare alla doppietta, proprio come fece Marco Pantani 26 anni fa. Gli altri candidati? I nomi più dibattuti sono sicuramente quello di Jonas Vingegaard, Primoz Roglic e Remco Evenepoel. Dal punto di vista sportivo la prima tappa Firenze-Rimini si presenterà subito entusiasmante tra il passo Valico Tre Faggi, piuttosto ondulato, e alcune salite ripide. L’ultimo dei quali è nel cuore della Repubblica di San Marino, poco prima del traguardo. La prima Maglia Gialla potrebbe quindi già essere sulle spalle di uno dei favoriti per la classifica generale.
Vincenzo Nibali: “Sono incazzato perché non sono al via”
Vincenzo Nibali, a Val Thorens nel 2019, è stato l’ultimo italiano ad aver vinto una tappa del Tour de France. Nelle ultime ore ha parlato attraverso i profili ufficiali del Tour: “Sono sincero, mi rode il fatto che come corridore non parto per questo Tour. E’ una cosa molto bella, particolare, è la prima volta nella storia che il Tour parte dall’Italia. Per quanto riguarda il ciclismo, sono cresciuto in Toscana, lo vivo in un mondo diverso: non vado in bici ma me lo godo con un occhio diverso. Tadej Pogacar, per quanto dimostrato anche nell’ultimo Giro d’Italia, potrebbe, diciamo, essere il riferimento numero uno per questa corsa”.
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Rimini fa tappa in onore del Tour
La città è in fermento per l’arrivo della corsa, addobbata a festa. La corsa entrerà nel Comune di Rimini, passando per la Repubblica di San Marino, dal confine della Dogana dove, percorrendo tutta la SS 72, raggiungerà la nuova rotatoria tra la Superstrada di San Marino e la Statale 16 “Adriatica”.
La gara percorrerà poi la SS 16 in direzione sud fino alla rotonda delle Befane dove entrerà nella città di Rimini e, attraverso Viale Settembrini, Viale Chiabrera e Viale Firenze, raggiungerà Viale Regina Elena. Qui proseguirà lungo quest’ultima strada fino a Piazzale Gondar dove raggiungerà Lungomare Di Vittorio, in direzione nord, fino a tagliare il traguardo (posto all’altezza dello stabilimento balneare 72).
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Tempi di gara
L’arrivo della carovana pubblicitaria (composta da oltre 100 veicoli) è previsto per le ore 16.05 circa. L’arrivo dei primi corridori è previsto per le ore 17.34 circa.
