In attesa del Tour de France, il ciclismo è già protagonista a Firenze. La Stazione Leopolda ha ospitato Becycle, la tre giorni di talk e mostre promossa da Pitti Immagine. L’evento è durato dal 26 al 28 giugno, affrontando diversi aspetti dell’universo bici: dai marchi più noti, come Colnago e De Rosa, alle storie di campioni come Vincenzo Nibali, ultimo vincitore della Grande Boucle, e degli ex campioni del mondo Paolo Bettini e Alessandro Ballan. Un menù ricco per analizzare il pianeta ciclismo in tutte le sue sfaccettature.
il programma
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Il primo giorno Becycle ha ricevuto il saluto del direttore del Tour de France Christian Prudhomme. Giovedì, invece, il tema riguardante l’universo femminile nel ciclismo è stato approfondito, passando dalla sfumatura più eroica di Michela Girardengo alle pari opportunità discusse da Alessandra Cappellotto e al tema del viaggio con Ludovica Casellati. Venerdì, invece, ci sarà spazio per la mostra di Sir Paul Smith, artista e ideatore della maglia rosa al Giro d’Italia 2013, che ha parlato con lo scrittore Fabio Genovesi: “Da ragazzo volevo fare il corridore . Solo dopo una brutta caduta a 18 anni ho scoperto il mondo della moda: sono stato il primo stilista a ‘scoprire’ Leopolda e a chiedere di poter sfilare qui. Questa per me è la chiusura di un cerchio”.
GIRO INVERSO
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Impossibile non guardare il Tour de France che prenderà il via sabato 29 giugno. Dell’argomento ha parlato venerdì, nel corso dell’intervento finale, Nibali: “Visto come ha vinto il Giro d’Italia, il favorito per il Tour de France non può che essere Tadej Pogacar. Resta invece un’incognita Jonas Vingegaard dopo l’infortunio: rispetto allo scorso anno le posizioni di partenza si sono invertite, ma in tre settimane può succedere di tutto”. Parole in linea con il pensiero dell’amico Fabio Aru: “Pogacar è completo e per me il più forte di tutti, sulla scia di Merckx. Sul podio con lui vedo Roglic e Vingegaard”. L’ex re della Vuelta ha ricordato anche un aneddoto: “Ho vinto il tricolore indossando la maglia di Michele Scarponi: ce le eravamo scambiate in Sierra Nevada, prima del mio infortunio e della sua morte”. A proposito di Italia, il CT Daniele Bennati guarda anche alle Olimpiadi di Parigi, al via il 26 luglio: “Il contingente italiano al Tour è piccolo ma di qualità. Mi auguro che fin dalle prime fasi possano arrivare dei segnali importanti. Anche a Parigi avremo diverse frecce al nostro arco: sarà un percorso adatto ad atleti dotati di lunga distanza ed esplosività. Attenzione a Slovenia e Belgio”.
il budget
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Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, traccia il bilancio della manifestazione: “Intercettare gusti e tendenze è la nostra missione e sicuramente l’attenzione alla bicicletta è stata l’intuizione giusta. Quello che abbiamo iniziato a costruire è un evento estremamente sofisticato e complesso ma dalle grandi prospettive, siamo solo all’inizio di una sfida entusiasmante”. Dello stesso avviso Agostino Poletto, direttore generale, che spiega: “Nel poco tempo a disposizione per preparare questa prima edizione, inserita nella storica partenza del Tour de France da Firenze, abbiamo tessuto una rete di relazioni e iniziative di cui possiamo essere soddisfatti, ma guardiamo già oltre”. Becycle riceve anche l’apprezzamento del presidente FCI Cordiano Dagnoni: “Ciclismo e moda, bici e lusso hanno tanti punti di contatto, soprattutto in Italia. Credo che questo format sia destinato a un grande successo”.