un anno fa respinto perché ritenuto un cane sciolto – .

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TMW

Un anno fa il Milan decise di non acquistare Romelu Lukaku perché considerato una mina vagante. I rossoneri cercavano un attaccante, trattavano Taremi e ripiegavano infine – a poche ore dalla campanella del mercato – su Jovic, a parametro zero, anziché provare a riportare il belga in Italia. Nel frattempo, Lukaku era passato dal rifiuto dell’Arabia Saudita al rendersi indisponibile con l’Inter, fino a offrirsi alla Juventus per un ipotetico sostituto di Vlahovic, costretto – o quasi – ad accettare la Roma come ultima spiaggia.

L’estate tempestosa sembrava finita dopo poche partite, visto che Lukaku era partito benissimo, tanto che la Roma aveva pensato di poterlo riscattare. Cosa che poi non è avvenuta, con il belga tornato al Chelsea e ora i Blues chiedono circa 35 milioni di euro per evitare una minusvalenza. Francamente, sarà difficile mantenere il punto.

E poi c’era la questione Ibrahimovic, essendo (era) il punto di riferimento per gli avversari cittadini. Il Milan aveva fatto una scelta di campo, evitando di valutare Lukaku nonostante alcune voci che rimbalzavano in giro per il Milan. Adesso, dodici mesi dopo, potrebbe addirittura tornare di moda, più per una questione economica (e opportunità) che per una stagione da ventuno gol: 13 in Serie A, 7 in Europa League e 1 in Coppa Italia. Rispetto allo Zirkzee l’esborso possibile sarebbe però limitato. Se non addirittura in prestito.

 
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