Luciano Spalline non si dimette. Gabriele Gravina non si dimette. I giocatori sbarcano in Italia con gli occhi bassi ma chissà se sono pienamente consapevoli dello spettacolo indegno mostrato in campo. Contro la Svizzera gli azzurri hanno fatto schifo, e lo abbiamo detto. Il mister ha commesso qualche errore tattico, questo è certo. Ma il problema principale sembrano essere gli interpreti, evidentemente non all’altezza delle più importanti competizioni internazionali. Del resto, se non partecipiamo al Mondiale da due edizioni e usciamo da questo Europeo con una nota di demerito, non può essere solo colpa del mister. In principio c’era Gian Piero Ventura, licenziato con disonore per non essersi qualificato. Poi Roberto Mancini, capace anche lui di fallire l’appuntamento mondiale nonostante il (miracoloso) successo dell’Europeo. E ora Spalletti. E se il problema fosse la qualità degli interpreti?
La pagina socialOperazione Nostalgia” andammo a ripescare la flotta d’attacco della Nazionale che nel 2002 fu eliminata ai Mondiali di Corea da un improbabile arbitro di nome Byron Moreno: Alex del Piero, Francesco Totti, Bobo Vieri, Pippo Inzaghi, Vincenzo Montella. E in casa c’erano ancora 90 pezzi come Roberto Baggio, Marco Di Vaio, Luca Toni. Arrivammo a Retegui e Scamacca, passando per Zaza e Pellè.
Dai un voto da 1 a 10 alla prestazione della nazionale italiana in questo campionato europeo.
Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratuitamente).
Ti è piaciuto questo articolo? Leggi anche
Seguici sui nostri canali