proviene dalla distanza record di 226 milioni di km – .

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Il messaggio è stato trasmesso dal raggio laser infrarosso della sonda Psyche della NASA, la navicella spaziale in viaggio verso l’asteroide omonimo, situato nella parte esterna della fascia principale degli asteroidi, tra le orbite di Marte e Giove. La comunicazione ha percorso 226 milioni di chilometri nello spazio, una volta e mezza la distanza tra la Terra e il Sole.

Un messaggio laser, trasmesso alla Terra dall’incredibile distanza di 226 milioni di chilometri – una volta e mezza la distanza che ci separa dal Sole – ha appena segnato un nuovo record nell’era pionieristica delle comunicazioni ottiche dallo spazio profondo. A inviarlo è stata la sonda Psyche, la navicella spaziale della NASA lanciata lo scorso ottobre e attualmente in viaggio verso l’asteroide omonimo, situato nella parte esterna della fascia principale degli asteroiditra le orbite di Marte e Giove.

Dopo i primi test da “poche” decine di milioni di chilometri di distanza (circa 80 volte quella tra la Terra e la Luna), l’innovativa tecnologia di comunicazione laser a bordo di Psiche, chiamata Deep Space Optical Communications (DSOC), è stata testata ora che la sonda è circa sette volte più lontana e ha inviato con successo un messaggio dal la distanza più grande mai sperimentata per questo tipo di comunicazioni e, sottolinea la Nasa in una nota, trasmissione di dati ad una velocità massima di 25MbpsQuello “supera di gran lunga l’obiettivo di 1 Mbps previsto da quella distanza”.

Il messaggio laser trasmesso alla Terra da Psiche infrange un nuovo record

Consisteva il nuovo messaggio laser trasmesso alla Terra da Psiche una copia dei dati tecnici che la sonda normalmente invia tramite onde radio al Deep Space Network (DSN) della NASA. Successivamente sono stati trasmessi per la prima volta i dati tecnici anche tramite il raggio laser infrarosso (Deep Space Optical Communications, DSOC), quando la navicella si trovava a 226 milioni di chilometri dalla Terra (nei test precedenti, i dati trasmessi non erano quelli raccolti da Psiche, ma video e fotografie digitali precaricate – come il video del gatto Taters –, oppure dati inviati a Psiche e poi ritrasmessi alla Terra).

La Terra è stata appena colpita da un raggio di energia trasmesso dallo spazio

La posizione della sonda Psyche l’8 aprile, quando il raggio laser della navicella ha trasmesso dati a una velocità di 25 Mbps su una distanza di 226 milioni di chilometri dalla Terra / Credit: NASA/JPL-Caltech

Il nuovo test, svoltosi l’8 aprile, ha inoltre dimostrato che, anche da 226 milioni di chilometri di distanza, è possibile scaricare dati ad una velocità massima di 25 Mbps: un risultato che, come detto, va ben oltre l’obiettivo previsto di almeno 1 Mbit al secondo ed è “Da 10 a 100 volte più veloce dei sistemi a radiofrequenza più moderni attualmente utilizzato dalle missioni nello spazio profondo” ha specificato la NASA.

Abbiamo effettuato il downlink di circa 10 minuti di dati duplicati del veicolo spaziale durante un passaggio l’8 aprile – ha affermato Meera Srinivasan, responsabile delle operazioni del progetto presso il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA – . Fino ad allora, avevamo inviato test e dati diagnostici nei nostri downlink da Psiche. Questo rappresenta un traguardo significativo per il progetto poiché mostra come le comunicazioni ottiche possono interfacciarsi con il sistema di comunicazione a radiofrequenza di un veicolo spaziale”.

In attesa del prossimo test di giugno

La tecnologia delle comunicazioni ottiche dallo spazio profondo si sta rivelando molto promettente, anche se restano ancora alcuni aspetti da risolvere, come le interruzioni dovute in presenza di nuvoleun problema di cui le comunicazioni radio non soffrono.

Abbiamo imparato molto su quanto lontano possiamo spingere il nuovo sistema quando il cielo è sereno anche se, occasionalmente, i temporali hanno interrotto le operazioni sia a Table Mountain che a Palomar (le due stazioni di terra che ricevono le comunicazioni ottiche da Psiche, ndr). – ha spiegato Ryan Rogalin, responsabile del progetto elettronico del JPL –. Mentre le comunicazioni in radiofrequenza possono funzionare nella maggior parte delle condizioni meteorologiche, le comunicazioni ottiche richiedono cieli relativamente sereni per trasmettere dati ad alta larghezza di banda”.

Per ora l’attesa è tutta il prossimo test che si svolgerà a giugnoquando Psiche è a distanza di 2,5 volte quello tra Terra e Sole: pari sarà anche la distanza massima tra Marte e la Terra e, se i risultati saranno quelli sperati, vorrà dire che in futuro sarà possibile sviluppare una rete di comunicazione ottica per supportare il prossimo passo da gigante dell’umanità: l’invio di esseri umani su Marte.

 
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