è lì che ti rubano tutto – .

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Fai attenzione alla bolletta del gas – ilcorrierino.com

Capire come risparmiare sul gas può diventare complesso se prima non si controlla la bolletta: la voce da tenere d’occhio.

Con l’avvento di mercato libero obbligatorio, il cittadino medio si è trovato di fronte a diversi pro, ma anche a svantaggi. Il primo valore aggiunto deriva dal fatto che un’ampia scelta può favorire tariffe decisamente più vantaggiose rispetto a quelle stabilite dall’ARERA. L’altro lato della medaglia, tuttavia, è che i fornitori possono implementarlo tecniche volte ad aumentare i costi reali, senza che l’utente se ne accorga.

È qui che nasce la necessità di avere un quadro più completo della fattura, anche se in modo blando. A questo proposito, questo documento diventa uno strumento essenziale per comprendere il nostro reale risparmio, valutando quali siano le spese eccessive che non derivano in alcun modo dai nostri consumi.

Guarda la bolletta del gas

Il primo passo è senza dubbio quello leggi davvero la bolletta del gas. Una recente statistica di Facile.it l’ho fatto emergere L’89% dei visitatori del sito non è consapevole del proprio consumo energetico. È fondamentale controllare attentamente la bolletta non solo per verificare l’importo da pagare, ma anche per monitorare i consumi. ma come farlo?

Quando la tariffa gas non è poi così vantaggiosa – ilcorrierino.com

La voce del conto a cui prestare attenzione

Per comprendere meglio il linguaggio della bolletta è bene conoscere le principali voci di spesa.

  1. Spesa per materiali gas naturale, suddivisi in quote fisse e variabili. La quota variabile dipende dai metri cubi di gas consumati e può variare a seconda della tipologia del fornitore.
  2. Costo per il trasporto e la gestione del contatore, che comprende i costi di trasporto, stoccaggio e distribuzione del gas. Tale importo è stabilito dall’ARERA per tutta l’Italia e comprende una componente fissa e una variabile.
  3. Oneri di sistema, che coprono costi di interesse generale come gli incentivi alle fonti rinnovabili e il sostegno alla ricerca di sistema. Tali addebiti sono differenziati per scaglioni di consumo e rappresentano circa il 5% del costo totale della bolletta.

Ma non è tutto: nella bolletta del gas sono comprese anche le voci relative alle tasse, quali accise, addizionale regionale e IVA, oltre ad altre eventuali spese come spese di bonifico o interessi di mora. Tra le informazioni importanti presenti in bolletta ci sono il codice cliente, il codice PDR (identificazione contatore), la classe del contatore, la tipologia di consumo e la differenza tra consumo stimato e consumo registrato.

Per calcolare il costo medio unitario della bolletta, è necessario dividere l’importo totale per il consumo di gas (misurato in smc, standard metro cubo). Questo semplice calcolo fornisce un quadro molto più chiaro delle spese sostenute in relazione al consumo effettivo di gas.

 
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